Incidente a Marigliano, morto 17enne: chi era Simone Caliendo
Aveva solo 17 anni Simone Caliendo morto in scooter dopo uno scontro a Marigliano con un'auto. L'incidente è avvenuto in via Nuovo del Bosco, area periferica di Marigliano in zona ASI PIP. Il conducente, un uomo di 79 anni, è rimasto ferito lievemente ed è stato subito soccorso dai sanitari. Purtroppo, la situazione è stata ben più grave per Simone che è morto durante il trasporto in ospedale. Col giovane sul motorino viaggiava anche un amico, anche lui 17enne, ferito ma non in pericolo di vita. (ilmattino.it)
Ne parlano anche altre testate
Strade di sangue, due incidenti in poche ore: muore 17enne, grave 49enne Schianto fatale a Marigliano, altro grave sinistro a Qualiano Ad avere la peggio il minorenne, deceduto durante il trasporto in ospedale. (Ottopagine)
Il suo coetaneo non ha riportato ferite gravi, di lieve entità quelle riportate dal 45enne alla guida dell’auto. Viaggiava sullo scooter insieme a un suo coetaneo, quando si è scontrato contro un’auto guidata da un uomo di 45 anni. (Il Fatto Quotidiano)
Ieri in tarda serata, intorno alle ore 23:00, un’auto è uno scooter si sono scontrati in via Nuova del Bosco, all'altezza dell'incrocio dell'Isola ecologica. Il conducente dell’auto, un uomo del 1945, ha riportato ferite lievi. (MARIGLIANO.net)
A Marigliano scontro tra un’auto e uno scooter: perde la vita un 17enne NAPOLI – Ieri sera a Marigliano, in provincia di Napoli, un’auto e uno scooter si sono scontrati in via Nuova del bosco. Il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, ha riportato ferite lievi. (Dire)
Tutta la comunità di Marigliano è in lutto per la morte del 17enne Simone Caliendo, deceduto nella tarda serata di ieri in seguito a un incidente: tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui social. (Fanpage.it)
Qualiano. Per uno strano scherzo del destino solo due giorni fa aveva postato sul social TikTok un video in cui compariva con le parole della canzone “Fortuna” del rapper Tony Boy che recita: “Non provo amore come un morto, non so più di chi fidarmi…”. (Cronache della Campania)