Tavares audito dalla Camera l’11. I sindacati forse

Lo schema di Stellantis è lo stesso da più di un anno. Dare la colpa al calo del mercato dell’elettrico per avere la scusa per ridurre produzioni e investimenti in Italia. L’ultima tappa di questa lunga via crucis che ha coinvolto tutte le fabbriche italiane da Atessa a Termoli, da Pomigliano a Cassino, da Modena a Melfi, ma che ha avuto come epicentro Torino è arrivata ieri mattina: la produzione della 500 Bev (elettrica) alle Carrozzerie di Mirafiori sarà sospesa fino al primo novembre, con prolungamento di un altro mese rispetto a quanto previsto finora. (il manifesto)

Ne parlano anche altri media

Un calo produttivo diffuso, che riguarda tutti gli stabilimenti Stellantis in Italia, che raggiunge il -31,7% nel terzo trimestre dell’anno, a quota 387.600 veicoli tra auto e veicoli commerciali leggeri. (Il Sole 24 ORE)

Il tavolo sull'Automotive convocato in Regione Lazio. Tanta fuffa. E due drammatiche lezioni di concretezza. La rotta di Trequattrini. I numeri che non fanno stare in piedi Cassino (AlessioPorcu.it)

Produzione con trend negativo in tutti i siti Stellantis, i numeri del "Profondo rosso" (Termoli Online)

Stellantis, Fim: crolla produzione 9 mesi, -31,7% a 387mila unità

Neanche mezzo milione di vetture L'ultima secchiata d'acqua fredda è arrivata nella giornata di martedì, con l'annuncio di un nuovo prolungamento dello stop produttivo (e relativa cassa integrazione). Mirafiori ormai è più ombre che luci, soprattutto dal punto di vista dei sindacati, che oltre a temere per il prolungato stop all'attività delle Carrozzerie si ritrovano in un momento di difficoltà che riguarda tutta la manifattura. (TorinOggi.it)

Stellantis, Nappi: il sito di Pomigliano non si tocca L'appello della Lega "Ricordiamo a Stellantis il grande impegno della Regione Campania, negli anni da noi guidata quando ero assessore al Lavoro, per investire sullo stabilimento di Pomigliano e per creare le condizioni per renderlo, come è tuttora, uno dei più moderni in Europa. (Ottopagine)

Tutti gli stabilimenti anche Pomigliano e Atessa sono in negativo. Con questo trend la Fim-Cisl prevede una produzione 2024 inferiore ai 500mila veicoli, con le auto sotto le 300mila unità, rispetto ai 751mila del 2023. (Tiscali Notizie)