La pirateria online tiene ancora banco in Ue, ma l'Italia si distingue come la migliore nel rispettare la proprietà intellettuale
Bruxelles – La pirateria online continua a piacere agli europei, con una media per persona di dieci accessi al mese a contenuti illegali online. Gli italiani si distinguono per rispetto della proprietà intellettuale, registrando al contrario la media più bassa in Ue. Dati che fanno scuotere la testa all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), visto che non ci sono diminuzioni nell’uso di servizi piratati. (EuNews)
Se ne è parlato anche su altre testate
Per aggredire i beni dei pirati ora indagati, cioè degli organizzatori della rete clandestina, Dazn si costituirà parte civile al … (la Repubblica)
La lotta contro la pirateria televisiva non ha fine, e il nuovo capitolo vede fra i protagonisti DAZN. L'emittente digitale si è detta pronta, infatti, a intraprendere azioni legali contro gli utenti che hanno usufruito di servizi di streaming illegali. (HWfiles)
La corsa ai contenuti illegali online non si ferma ma, nel quadro Europeo, l’Italia va controtendenza e si classifica tra i Paesi dell’Ue più virtuosi. Non solo streaming ma anche musica e manga. (Il Sole 24 ORE)
Oltre 100 indagati, perquisizioni in 15 regioni italiane e in altri Paesi europei, 11 arresti, oltre 2.500 canali illegali cancellati per un sistema che gestiva circa 22 milioni di abbonati. (Today.it)
Nel frattempo anche gli ascolti di Dazn calano, mentre pure lo scudo anti-pirateria a ottobre ha fatto flop, bloccando persino Google Drive. Il mercato dei diritti tv, che tiene in piedi la Serie A e non solo, è entrato definitivamente in crisi. (Il Fatto Quotidiano)
La pirateria digitale resta ancora un fenomeno piuttosto evidente, nell’ambito dei Paesi dell'Ue, ma non è aumentata nel 2023, attestandosi ad una media di 10 accessi mensili per ogni utente di internet tra i 15 e i 74 anni di età. (Sky Tg24 )