Avviso di garanzia al gioielliere di Grinzane, indagato per omicidio colposo per eccesso di legittima difesa

Nel frattempo è cambiata anche la posizione del terzo rapinatore, il 35enne albese che dalla sparatoria è uscito con una ferita all’altezza di un ginocchio.

Il 66enne gioielliere è stato infatti indagato dalla Procura di Asti per "omicidio colposo per eccesso di legittima difesa".

L’uomo, ricoverato all’ospedale "Santissima Annunziata" di Savigliano, è infatti formalmente indagato per rapina in concorso

"Non abbiamo ancora ricevuto l'avviso di garanzia, ma il mio assistito ritiene comunque di aver fatto quanto necessario per salvare la sua vita e quella dei suoi familiari. (TargatoCn.it)

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Ho sentito il colpo, non potevo sapere che era una pistola giocattolo. E poi.vabbè. Questo contenuto è riservato agli abbonati 1€ al mese per 3 mesi Attiva Ora Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito 3,50 € a settimana Attiva Ora Tutti i contenuti del sito,. (La Stampa)

Sulla rapina alla gioielleria vicino a Cuneo, avvenuta ieri, con il titolare del negozio Mario Roggero che ha ucciso due dei rapinatori e ne ha ferito un terzo, Roberto Zancan si è detto dispiaciuto ma non per le due morti. (leggo.it)

E' indagato dalla Procura di Asti per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa Mario Roggero, il gioielliere di 66 anni che ha reagito a un tentativo di rapina nel suo negozio di Grinzane Cavour uccidendo due banditi e ferendone un terzo. (La Stampa)

Ora è indagato dalla Procura di Asti per omicidio colposo per eccesso colposo di difesa: un atto dovuto, nelle indagini Il titolare è indagato dalla Procura di Asti. . Mario Roggero, chiuso in casa, ha risposto al citofono agli operatori del TG1 dichiarando: «Non provo niente. (Unione Monregalese)

All’indomani dalla tragica tentata rapina, il racconto della serata da Far West vissuta nella via centrale del Gallo si mescola ai commenti di vicinanza per il gioielliere che ha reagito all’ennesima violenza subita uccidendo due dei rapinatori e ferendo il terzo. (La Stampa)