«Russi nel panico, si preparano a evacuare i parenti», cosa sta succedendo dopo la svolta dei missili e lungo raggio per l'Ucraina e dove può colpire
I funzionari russi nelle regioni confinanti con l’Ucraina si stanno preparando a evacuare i parenti. È scoppiato il caos dopo la decisione degli Usa di consentire a Kiev di colpire il territorio russo con i missili Atacms. Le preoccupazioni maggiori, secondo quanto riportato dal notiziario russo Verstka, sono nella regione di Voronezh (che confina con l'Ucraina). Nell'ultimo periodo, tuttavia, non è stata colpita duramente come l'area di Belgorod e del Kursk (ilmessaggero.it)
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Roma, 18 nov. (Agenzia askanews)
L'Ucraina si difende nel territorio della Russia, dice il presidente Volodymyr Zelensky, e non ha intenzione di abbandonare le posizioni nonostante la guerra si sviluppi soprattutto nel Donetsk, dove le forze di Mosca premono senza sosta. (Adnkronos)
In quelle che sono le ultime settimane del suo mandato alla Casa Bianca dopo la débâcle elettorale di Kamala Harris, il presidente non si è limitato all’ordinaria amministrazione: prima ha garantito la spesa residua di 6 miliardi di dollari a sostegno dell’Ucraina e infine ha rilasciato questa autorizzazione sugli Atacms, negata fino a oggi per evitare un eccessivo coinvolgimento americano nel conflitto. (Il Fatto Quotidiano)
L’invio di migliaia di soldati nordcoreani nel Kursk difficilmente darà “una svolta” al conflitto in Ucraina, ma potrebbe essere stato uno degli elementi alla base della decisione di Joe Biden di autorizzare Kiev all’uso di missili a lungo raggio per colpire obiettivi in territorio russo. (Adnkronos)
A ridosso dei mille giorni di guerra tra Russia e Ucraina, arriva il via libera degli americani a Kiev per l’utilizzo di missili a lunga gittata e in grado di colpire nel Kursk. (La Stampa)
"Credo di mancargli", aveva detto Donald Trump durante la sua campagna elettorale, ricordando l'amicizia interrotta con il leader nordcoreano Kim Jong Un. Con il ritorno alla Casa Bianca, Trump dovrà riprendere in mano i rapporti con tutti i leader stranieri, tra cui quelli autoritari per cui prova una profonda fascinazione. (Today.it)