Strage di Paderno, Pellai: "I giovani uomini e la paura delle emozioni"
Il diciassettenne che ha confessato il triplice omicidio di madre, padre e fratellino ha detto durante l'interrogatorio di aver convissuto con un senso di "estraneità" rispetto alla propria famiglia e più in generale al mondo esterno. Con Alberto Pellai, psicoterapeuta, abbiamo cercato di capire le radici di questo malessere. "Il caso Paderno è l’epifenomeno di qualcosa di enorme che riguarda il mondo degli adolescenti, in particolare dei maschi", ha spiegato Pellai a Sky TG24 (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altre testate
Il 17enne che ha sterminato la propria famiglia - padre, madre e fratello di 12 anni - nella notte di passaggio tra agosto e settembre continua a ripetere a chi lo incontra lo stesso stupore per il gesto che ha compiuto: "Vivevo questo disagio, un'angoscia esistenziale, ma non pensavo di arrivare a uccidere, non mi so spiegare cosa mi sia scattato quella sera, purtroppo è successo". (RaiNews)
Come riporta Lapresse, Valditara ha parlato così del grosso numero di supplenti di cui si sta parlando in questi giorni: “È una polemica strumentale. Supplenze, saranno 155mila a dicembre (Tecnica della Scuola)
"Non c'è stata premeditazione" nella strage di Paderno Dugnano, in cui un 17enne ha ucciso il fratellino, la madre e il padre. Ne è convinto l'avvocato dell'omicida, reo confesso. Rinchiuso nel centro di prima accoglienza del carcere Beccaria di Milano, il ragazzo inizia ad aprirsi con gli psicologi su quanto commesso. (TGLA7)
Nella cronaca, la lettura dei fatti si protende per minuti, ma tutto è avvenuto in pochi secondi. Dopo i primi colpi, gli altri si sono susseguiti in una pioggia di violenza e sangue. (Virgilio Notizie)
Tre colpi “nella zona del collo”, per uccidere rapidamente “perché non volevo che soffrissero”, ha confessato il giovane lunedì pomeriggio davanti agli inquirenti, come riporta il Corriere della sera. “L’ho visto piegarsi verso il corpo della mamma e l’ho accoltellato alle spalle”. (Il Fatto Quotidiano)
Infine il padre. Ed è qui che si sarebbe consumato il delitto più cruento. (Liberoquotidiano.it)