Nord Est – Maxi rissa con coltelli in stazione fra giovani immigrati di seconda generazione
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Sabato scorso una maxi-rissa ha paralizzato la stazione ferroviaria di Pordenone e le strade vicine, coinvolgendo una ventina di giovani, in gran parte minorenni e appartenenti alla cosiddetta seconda generazione, figli di immigrati. ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO CLICCA La tensione è esplosa quando un ragazzo del gruppo arrivato da Mestre avrebbe molestato una ragazza pordenonese, che però si è subito rivolta ai suoi amici locali per chiedere aiuto. (tviweb)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più. Da Pordenone ad Ancona, da Parma a Palermo. (Corriere della Sera)
Non solo Pordenone legge, celeberrima manifestazione del Comune friulano, ma Pordenone trema: per la criminalità diffusa. Protagonisti della guerra tra bande oltre cento giovani, molti dei quali, secondo quanto riferisce Il Gazzettino, di origine straniera e per la maggior parte minorenni. (Secolo d'Italia)
Le baby gang agiscono anche in Friuli Venezia Giulia, Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste sono quattro delle 73 città e in cui, nel biennio 2022-23, sono state registrate «sporadiche attività violente o devianti poste in essere da gang giovanili». (Il Messaggero Veneto)
La maxi-rissa di sabato pomeriggio tra la banchina e i binari della stazione di Pordenone finisce al Viminale, sul tavolo del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. La missiva si lega al recente allarme lanciato dal sindacato Sap della Polizia e relativo alle carenze d'organico. (ilgazzettino.it)
GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. Lo ha deciso l’amministrazione comunale di Pordenone, in risposta alle liti tra minorenni di cui è stata teatro sabato l’area di via Mazzini. (Il Friuli)
Una ventina di persone, un gruppo composto soprattutto da minorenni, fino ai 14 anni secondo la Questura. Giovani arrivati a Pordenone da Mestre e dintorni «per farsi un giro», come ha riportato ieri un ragazzo pordenonese coinvolto nei fatti di violenza di sabato. (ilgazzettino.it)