Jannik Sinner risponde al bimbo: "Ciao, mi chiamo Leo, sono italiano…", la frase sconcertante
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Roberto Tortora 28 gennaio 2025 Ora che la fatica è terminata ed il riposo è iniziato, Jannik Sinner può sciogliersi un po’ e dare soddisfazione a chi lo critica per il carattere troppo schivo. Così, il neo-campione di Melbourne si è concesso ad un’intervista con uno dei bambini protagonisti del lancio della monetina nei differenti incontri dello Slam australiano. Stavolta è toccato al piccolo Leo, molto simpatico e capace di parlare in italiano, nonostante la visibile emozione dinnanzi al campione: “"Ciao, mi chiamo Leo, sono italiano…". (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri giornali
Non bisogna poi dimenticare altre due potenziali (e importanti) fonti di introiti: il logo personale e i social. Sia chiaro, il fenomeno Air Jordan non conoscerà più eguali nella storia dello sport mondiale, ma gli esempi di brand creati ad hoc e risultati decisamente vincenti non mancano. (Eurosport IT)
A precisa domanda aveva preso tempo: "Non lo so, ancora, devo decidere". Non ci ha messo troppo per cancellare i dubbi. (La Gazzetta dello Sport)
"Non lo so ancora, devo decidere", ha dichiarato Sinner, mentre posava con il trofeo all’Albert Park Lane di Melbourne. A scatenare il dibattito è stata la sua risposta a una domanda sull’invito della Presidenza della Repubblica (rappresentata da Sergio Mattarella) al Quirinale per celebrare i successi del tennis azzurro del 2024. (MOW)
Ormai gli avversari la buttano sull’ironia. Sascha Zverev , per esempio, non dimenticherà l’abbraccio e le parole di Jannik poco dopo la vittoria, preceduto soltanto dall’abbraccio a staff e fratello. (Tuttosport)
Il rapper americano - come passatempo curioso - è solito scommettere cifre esorbitanti su eventi sportivi. Jannik Sinner è talmente forte da infrangere la maledizione di Drake. (Liberoquotidiano.it)
Ma Sinner, davvero, può puntare al Slam? Il giorno dopo il trionfo di Melbourne si corre già avanti, immaginando un dominio che solo la sentenza del Tas di Losanna potrebbe spezzare. Difficile dirlo ora, in realtà, ci sono troppe variabili nella carriera di un tennista. (il Giornale)