Giani e l'alluvione: "Il modello Arno contro il dissesto. Ora soldi e coraggio"

Di Luigi Caroppo Presidente Giani, siamo a due settimane dal disastro. "C’è talmente tanto da fare che non ci si può permettere di sentire stanchezza. Mi sostiene l’energia di chi sente di dover rispondere al meglio al servizio dei cittadini". In questi giorni quando era solo non ha mai pensato che per far fronte al dissesto idrogeologico in Toscana si poteva fare di più? "Credo che in tutte le cose ci debba animare lo spirito di fare meglio. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La mattinata è iniziata con una riunione nella sede del Coc di Vaiano, a porte chiuse, per proseguire in via Fratelli Rosselli dove il sindaco Primo Bosi ha illustrato ciò che è avvenuto col torrente Trescellere, che la notte del nubifragio è letteralmente scoppiato nel cuore del paese. (LA NAZIONE)

E’ stato come vivere un terremoto, pensavo che la montagna ci sarebbe arrivata addosso”. Questa la testimonianza di una signora di Chiusoli, frazione di Migliana, nel Comune di Cantagallo, travolta da montagne di detriti rocciosi portati dalla piena del piccolo torrente che attraversa il borgo. (LA NAZIONE)

Firenze, 16 nov. – “A partire dall’Autorità di Bacino nessuno mi ha mai mostrato progetti o intenzioni di intervenire sui torrenti” che sono esondati nell’ultima alluvione, quella del 2 novembre, che ha colpito la Toscana (Agenzia askanews)

Assessora, sindaci e tecnici hanno poi effettuato un sopralluogo al torrente Trescellere, in centro a Vaiano, corso d’acqua che il 2 novembre ha rotto la propria tombatura ed ha esondato allagando l’abitato. (gonews)

Si parla di strade, scuole, edifici pubblici, argini di fiumi e torrenti che necessitano di interventi e, quindi, di soldi. Ai sindaci, ora, viene chiesto di attivare la ricognizione dei danneggiamenti subiti dalle persone, dalle imprese, ma anche dai beni pubblici e dalle strutture idrauliche colpite dall’alluvione. (LA NAZIONE)

.11.2023 h 15:29 commenti In Val di Bisenzio si fa il bilancio della prima fase dell’emergenza. A partire dalla mattina del 3 novembre dal Centro operativo intercomunale della Protezione civile sono state gestite oltre 900 richieste di intervento in arrivo da cittadini e imprese. (notiziediprato.it)