Crisi KTM, MotoGP a rischio e futuro incerto

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ECONOMIA

La crisi finanziaria che ha colpito KTM, la celebre casa motociclistica austriaca, ha raggiunto un punto critico, mettendo a rischio la sua partecipazione alla MotoGP. Il curatore fallimentare, incaricato della gestione controllata dell'azienda, ha annunciato l'uscita di KTM dalla competizione, gettando un'ombra di incertezza sul futuro del team Factory e della squadra satellite Tech2, nonché sui piloti Pedro Acosta, Enea Bastianini, Brad Binder e Maverick Vinales.

A meno di un mese dalla richiesta di procedura di risanamento con autogestione, si è tenuta un'assemblea dei creditori presso il tribunale regionale di Ried im Innkreis, nell'Alta Austria. Questo incontro, previsto dal piano di ristrutturazione, ha portato a una temporanea ripresa delle azioni KTM, ma non ha dissipato le preoccupazioni riguardo alla stabilità finanziaria dell'azienda. Durante l'assemblea, sono emerse gravi difficoltà, tra cui l'impossibilità di pagare gli stipendi di dicembre e i probabili fallimenti di aziende collegate.

Nonostante il numero di licenziamenti previsti sia sceso a 300, la situazione rimane critica. KTM ha pubblicato un video motivazionale intitolato "Siamo qui per restare", che ha suscitato reazioni contrastanti. La comunicazione dell'azienda, infatti, appare in netto contrasto con le voci di preoccupazione che circolano in vista del prossimo 25 febbraio, quando il tribunale fallimentare sarà chiamato a pronunciarsi sul piano di ristrutturazione proposto.

La crisi di KTM è evidente anche nei numeri: ben 265.000 moto invendute giacciono nei magazzini, un dato che sottolinea la gravità della situazione.

Fonti: Fanpage.it / Moto.it / MOW / inSella /