Piovani: «Inter, dato un segnale! Ora allenamenti ancora più duri»

Piovani, tecnico dell’Inter Women, ha commentato positivamente la vittoria delle nerazzurre contro la Sampdoria per 0-3. SEGNALE – Mister Gianpiero Piovani ha commentato a Inter Tv la vittoria dell’Inter Women contro la Sampdoria: «Molto soddisfatto perché le ragazze hanno interpretato molto bene la partita, secondo tempo bello. Abbiamo sofferto gli ultimi 20′ del primo tempo, ma nella ripresa fatto secondo e terzo gol e quasi quarto. (Inter-News)

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E la scelta di Mike Huckabee – conosciuto per la frase: «Non esiste alcun palestinese» – quale ambasciatore americano in Israele è forse la più parlante: «Lascia presagire quanto già chiaro durante le elezioni, e cioè che le promesse di mettere fine alle guerre in Medio Oriente e in Ucraina non chiariscono il come e a spese di chi», continua Baritono. (Corriere del Ticino)

Ma il Trump 2.0 ha un altro approccio, che punta sulla velocità e la scelta di un gruppo agguerrito formato solo da fedelissimi. Nel 2016, quando venne eletto per la prima volta alla Casa Bianca, Donald Trump era un imprenditore con poca esperienza politica. (ilmessaggero.it)

Si va dall’uomo più ricco del mondo alla guida del nuovo Doge, a una governatrice “killer di cani” alla sicurezza interna, a un ex colonnello delle forze speciali (duro con la Cina) alla sicurezza nazionale Alcuni nomi sono già ufficiali, mentre altre caselle devono ancora essere riempite. (Sky Tg24 )

Trump 2.0 e il suo governo degli impresentabili: la provocazione calcolata che divide il Congresso e tira in ballo il deep state

La recente nomina di Marco Rubio a segretario di Stato nell’imminente amministrazione Trump è stata accolta, da più parti, come un segnale rassicurante verso gli alleati statunitensi, soprattutto quelli nell’Asia pacifica. (L'Opinione)

Si moltiplicano le preoccupazioni e anche l’orrore per le nomine dei prossimi ministri che Donald Trump sta annunciando quasi ogni giorno. Una lista di “mostri”, in effetti, che sembra il casting per un film di Tim Burton, ma che non fa ridere. (Contropiano)

Donald Trump non è mai stato il tipo da passare inosservato. È difficile guardare alla sua squadra di candidati senza chiedersi se ci troviamo davanti a un atto deliberato di sabotaggio del sistema, una provocazione calcolata per scatenare polemiche e consolidare la sua narrativa di “vittima del deep state”. (LaC news24)