Quelli che protestano. Lavoratori della scuola in sciopero. Ma in piazza Roma sono in pochi
Salari bassi, precariato, tagli all’Università, autonomia differenziata: tanti i motivi che hanno portato i lavoratori della scuola e della ricerca a manifestare ieri mattina in piazza Roma con un sit-in organizzato dalla Flc Cgil. Chiedono migliori condizioni di lavoro, la stabilizzazione dei precari (circa 6mila solo nelle Marche) e lo stop all’autonomia differenziata per salvaguardare la dimensione nazionale del contratto contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altre testate
"Chiediamo la stabilizzazione del precariato storico. Siamo stanche di essere rimandate a un altro tempo che non arriva mai. Noi siamo stanche che Gualtieri chieda i soldi e il governo non glieli dà, noi siamo in mezzo tra l'incudine e il martello"Antonia Esposito, Segretaria nazionale comparto scuola FISI: "Siamo qui per continuare la lotta insieme ai docenti precari. (Tiscali Notizie)
La segretaria generale della Flc, Gianna Fracassi, sarà a Milano alla manifestazione in piazza Santo Stefano. Contratto giusto e lavoro stabile. (il manifesto)
Alla base della protesta ci sono i problemi che la scuola si trascina da tempo, anzi da anni, acuiti dall’ultima manovra finanziaria del governo per nulla piaciuta ai sindacati di settore. Già dalla giornata di ieri le stime sull’adesione allo sciopero indetto dai sindacati per il personale docente e quello Ata erano molto alte. (il Resto del Carlino)
Disagi in vista giovedì 31 ottobre a causa dello sciopero generale del pubblico impiego, i settori più colpiti saranno scuola, uffici pubblici e sanità. (Sky Tg24 )
Il 31 ottobre 2024, il mondo della scuola si è fermato per uno sciopero nazionale indetto da Flc Cgil e altri sindacati di base. La protesta, che ha coinvolto docenti, personale ATA, ricercatori e studenti, denuncia la mancanza di investimenti nel settore, il precariato dilagante e le politiche del governo Meloni, considerate lesive del diritto allo studio e al lavoro. (Orizzonte Scuola)
Aderendo allo sciopero nazionale, Flc Cgil Olbia Tempio, oggi è scesa in piazza a Santa Teresa Gallura per rivendicare il diritto all'Istruzione per tutti. Flc Cgil parte dalla situazione dell'istituto comprensivo del paese gallurese per denunciare le condizioni di disagio che vivono tante scuole del territorio. (L'Unione Sarda.it)