I conti (che non tornano) della sanità piemontese e i nuovi ospedali: «Perché un posto letto a Cuneo costa 509 mila euro, a Novara 750 e Torino 587 ?»
Quest’anno il Natale della sanità piemontese non sarà all’insegna della concordia istituzionale. A pochi giorni dalla ricorrenza sono attese le nomine di tutti i nuovi direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere che, promettono dai piani alti di piazza Piemonte, spariglieranno le carte rispetto all’attuale compagine dirigenziale. E non è tutto, perché il Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure nato la scorsa primavera con il contributo di oltre 60 tra associazioni, sindacati e ordini professionali per alzare la voce sulla necessità di un maggior coinvolgimento sulle politiche a difesa della sanità pubblica, ieri ha annunciato «mobilitazioni, presidi, leggi di iniziativa popolari regionali e referendum». (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
La decisione di convocare associazioni e referenti proprio a metà dicembre non è stata casuale: da gennaio il Comitato per il diritto alla salute potrà a norma di legge depositare una richiesta di referendum abrogativo contro la Regione «per provare a bloccare la deriva verso il privato delle prestazioni sanitarie», come annuncia nella sede del Gruppo Abele il segretario regionale della Cgil Giorgio Airaudo, da sempre uno dei leader dell’assemblea. (La Repubblica)
E’ il senso degli “Stati Generali della Sanità”, appuntamento ieri a Torino, negli spazi del Gruppo Abele, promossi dal Comitato alla Tutela della Salute e alle Cure. «Tra le iniziative da mettere in campo non si escludono altri strumenti, come per esempio mobilitazioni, presidi, leggi di iniziativa popolari regionali e referendum». (La Stampa)
Interverranno in qualità di relatori, Ugo Sturlese (ex Dirigente Medicina d’Urgenza dell’Ospedale S. Croce), Marco Giiraudo (medico di famiglia) e Luciana Toselli (già medico d’urgenza presso l’Ospedale S. (LaGuida.it)
La luna di miele dei primi mesi di mandato è ormai su uno scaffale dell’archivio: ora i sindacati chiedono conto all’assessore alla Sanità Federico Riboldi di piani e promesse fatte dalla Regione a cavallo delle elezioni. (La Repubblica)
L’articolo di Andrea Malaguti su La Stampa del 15 dicembre fa capire quanto sia cruciale la sanità pubblica in Italia. Certo, il caso di Giada, la bambina ricoverata alle Molinette di Torino, ha scosso l’opinione pubblica, mettendo sotto i riflettori una realtà che da tempo ribolle sotto la superficie: il progressivo arretramento del sistema sanitario pubblico. (ravennanotizie.it)