“Così gli schermi di tv, tablet, pc e smartphone danneggiano le competenze linguistiche dei bambini”

“Così gli schermi di tv, tablet, pc e smartphone danneggiano le competenze linguistiche dei bambini”
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Tra tv, smartphone, tablet, pc ed e-reader presenti nelle famiglie, gli schermi sono entrati a far parte della vita quotidiana di ogni bambino. Ma questa onnipresenza ha un effetto importante sullo sviluppo del cervello e, in particolare, sulle competenze linguistiche critiche. Uno studio condotto dall’Università di Tartu, in Estonia, ha dimostrato che se i genitori utilizzano molti degli schermi tendono a farlo anche i figli. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

La Svezia prende una posizione decisa per proteggere i suoi cittadini più giovani dai rischi di un uso eccessivo della tecnologia. L’autorità sanitaria svedese ha emanato nuove linee guida che impongono limiti severi al tempo trascorso davanti agli schermi, con l’obiettivo di salvaguardare la salute e il benessere di bambini e adolescenti. (Orizzonte Scuola)

In questo articolo Le nuove linee guida svedesi limitano l'uso degli schermi per bambini e adolescenti, con l'obiettivo di promuovere una crescita più equilibrata e sana (Nostrofiglio)

Lo rivela uno studio condotto da Tiia Tulviste dell'Università di Tartu e pubblicato su Frontiers in Developmental Psychology. Gli esperti hanno condotto un'indagine su un campione rappresentativo di famiglie estoni, includendo 421 bambini di età compresa tra i due anni e mezzo e i quattro anni. (Luce)

Bambini davanti allo schermo: la nuova scoperta sul sonno

E nel nostro Paese una petizione sottoscritta da intellettuali ed esperti chiede di bandire gli smartphone per gli Under 14. La Svezia vuole bandire qualsiasi tipo di schermo per i bambini con meno di due anni. (Sky Tg24 )

Le competenze linguistiche sono state riferite dalle madri di 421 piccoli persi in esame nella ricerca. In particolare un tempo totale più lungo è associato a competenze grammaticali più scadenti.Lo ha scoperto uno studio effettuato in Estonia su bambini tra i 2,4 e i 4 anni appena pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers. (Corriere della Sera)

Esposizione allo schermo e disturbi del sonno: la scoperta Gli scienziati dell’Università di Otago in Nuova Zelanda hanno monitorato per una settimana il tempo passato davanti allo schermo e le abitudini del sonno di 85 bambini di età compresa tra 11 e 14 anni, utilizzando bodycam, telecamere fisse nelle loro camere da letto e dispositivi di monitoraggio del sonno. (Donna Moderna)