Inchiesta, Brugnaro cede e anticipa di un mese la riunione in Consiglio ma incassa il sostegno di Fdi

Il Consiglio comunale sullo scandalo giudiziario che da dieci giorni ha scosso come un maremoto la laguna di Venezia e la maggioranza che guida la città, si terrà venerdì 2 agosto ma non nella sede storica di Ca’ Farsetti in centro storico. Il luogo scelto è Ca’ Collalto, il municipio di Mestre in terraferma, con inizio alle 11. LE RICHIESTE Il sindaco Luigi Brugnaro e il suo governo hanno ceduto alle richieste pressanti delle opposizioni di centrosinistra, e hanno anticipato di un mese la Convocazione del consiglio straordinario che, all’ordine del giorno, avrà la relazione del primo cittadino sull’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato a 22 avvisi di garanzia ai vertici dell’Amministrazione cittadina (compreso Brugnaro), di alcune società Partecipate e ad imprenditori, oltre al carcere a Padova per l’ex assessore alla Mobilità, Renato Boraso, accusato di corruzione e autoriciclaggio, e agli arresti domiciliari per Alessandra Bolognin, la direttrice di Insula, braccio operativo del Comune per la manutenzione urbana, le infrastrutture e l'edilizia. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Pressato dagli alleati, il sindaco Luigi Brugnaro anticipa l’esame in aula: riferirà il 2 agosto in Comune sull’inchiesta che lo vede indagato insieme ai suoi stretti collaboratori, all’ex assessore Renato Boraso, a numerosi imprenditori ed alcuni dirigenti delle partecipate nell’inchiesta della procura sulla tangentopoli veneziana. (Corriere della Sera)

Fra una settimana Luigi Brugnaro parlerà in Consiglio comunale e forse sarà più chiaro il futuro amministrativo della città. (ilgazzettino.it)

Incontri in Comune a Venezia, con subito dopo il catering privato al Casinò, appuntamenti in un ristorante non distante dalla residenza del sindaco Luigi Brugnaro. (Corriere della Sera)

Venezia, il sindaco Brugnaro e l'«ossessione» per l'area dei Pili al centro dell'inchiesta: «Fu l'unico a partecipare all'asta e la pagò 5 milioni di euro»

Il Pums è il piano urbano della mobilità sostenibile di Venezia, datato 2019. Ma sono state revocate. (Il Fatto Quotidiano)

Si è svolta a Venezia nel tardo pomeriggio di mercoledì 24 luglio la protesta organizzata da sei gruppi consigliari di opposizione per chiedere le dimissioni del sindaco Luigi Brugnaro dopo il terremoto giudiziario che lunedì 16 luglio ha visto l'arresto dell’assessore Renato Boraso. (La Nuova Venezia)

Li ha voluti così fortemente da correre a Roma, unico interessato in tutto il Paese a quei terreni inquinati di Porto Marghera messi all’asta dal Demanio. Nemmeno il Comune, che sull’area qualche progetto lo aveva (nel Piano dell’architetto Antonio Di Mambro per San Giuliano lì erano previsti acquario, parco divertimenti, autosilos e fermata Actv) esercitò il diritto di prelazione. (Corriere della Sera)