Torino ostaggio di Askatasuna, la politica si indigna. Ma in concreto, che fa?
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Muri vandalizzati da scritte e insulti alle forze dell’ordine. Vetri rotti, spray e uova contro il commissariato Dora Vanchiglia che ieri ha chiuso l’ufficio denunce. E nove feriti tra polizia e carabinieri: eccolo il bollettino di Torino dopo l’ennesimo corteo sfociato in guerriglia. Stavolta si è manifestato per Ramy Elgamy, il 19enne morto a Milano, ma anche giovedì sera il centro delle violenze è stato Torino. (Torino Cronaca)
La notizia riportata su altri media
Alle Forze dell'Ordine va la nostra solidarietà, insieme agli auguri di pronta guarigione agli agenti feriti. Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
BOLOGNA – La notte di caos, scontri e devastazione infiamma la politica. Se il sindaco Matteo Lepore, denunciando quanto accaduto a Bologna a seguito del corteo per la morte del milanese Ramy, denuncia come “non ci sono cause giuste per devastare la città”, diverse forze politiche condannano i danneggiamenti in centro ed esprimono solidarietà alle forze dell’ordine. (La Repubblica)
«Tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, ieri sera a Roma abbiamo assistito all'ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo. (Secolo d'Italia)
La famiglia di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto lo scorso 24 novembre mentre cercava di fuggire dai carabinieri insieme a un suo amico, che era alla guida di un Tmax, "condanna fermamente ogni forma di violenza e vandalismo che si è verificata nelle manifestazioni delle scorse ore". (MilanoToday.it)
Nella giornata di ieri in diverse città italiana si sono tenute manifestazioni per denunciare la morte di Ramy Elgaml, un ragazzo di 19 anni, avvenuta al Corvetto (Milano) durante uno spericolato e letale inseguimento da parte dei carabinieri accusati per questo di omicidio stradale da parte della magistratura. (Contropiano)
Un appello ribadito anche ieri sera dai circa 500 partecipanti alla manifestazione organizzata dal Coordinamento antirazzista italiano in memoria del diciannovenne egiziano Ramy Elgaml, morto il 24 novembre nello schianto del TMax guidato dal ventiduenne tunisino Fares Bouzidi dopo un lungo inseguimento dei carabinieri iniziato con un alt ignorato in zona corso Como. (IL GIORNO)