Sharon a Sangare: «Sei un codardo». I film, gli episodi di cronaca e l'ossessione per i coltelli
«Sei un codardo». Queste le parole che Sharon Verzeni ha rivolto al suo assassino, Moussa Sangare, quella notte in via Castegnate a Terno d'Isola, quando senza alcun motivo l'aveva accoltellata. L'unica probabile causa era il fatto di essere la vittima a suo parere più vulnerabile, dato che aveva scartato per vari motivi le altre persone che aveva incontrato nel viaggio da casa sua al paese dove è avvenuto il delitto (Prima Bergamo)
La notizia riportata su altri giornali
Tra di questi reperti figurano uno zaino, due braccialetti ed i vestiti dell’indagato Moussa Sangare, recuperati all’interno di una borsa che il giovane aveva gettato sul fondo del fiume Adda, il 31 luglio scorso, intorno alle 3 del mattino, nelle vicinanze di una località denominata “Adda Beach” nel comune di Medolago. (BergamoNews.it)
"Volevo tenere il coltello come ricordo" (Fanpage.it)
Tutto ciò che Moussa Sangare indossava quando ha ucciso a coltellate Sharon Verzeni, la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, è stato inviato al Ris di Parma, il raggruppamento investigazioni scientifiche dei carabinieri. (IL GIORNO)
Tra gli oggetti, consegnati nella mattinata di mercoledì 4 settembre, figurano uno zaino, due braccialetti ed i vestiti di Moussa Sangare, il 29enne arrestato per l’omicidio. Sono stati recuperati all’interno di una borsa che lui stesso aveva gettato sul fondo del fiume Adda, il 31 luglio, intorno alle 3 del mattino, nelle vicinanze della località «Adda Beach» nel comune di Medolago. (L'Eco di Bergamo)
Sono 33 le ore che hanno portato alla cattura di Moussa Sangare, il 30enne killer reo confesso di Sharon Verzeni. Che ancora non avevano la certezza si trattasse dell'assassino, ma sarebbe comunque stato un testimone chiave. (leggo.it)
Sono riferimenti all’omicidio di Victoria Osagie, la 35enne uccisa nel gennaio del 2021, a Concordia Sagittaria. Assassinata dal marito ubriaco, in casa propria, davanti ai figli, Osagie sembra avere poco in … (La Nuova Venezia)