E’ morto a 98 anni Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana

VERCELLI – E’ morto a 98 anni Franco Ferrarotti, professore emerito alla Sapienza, padre della sociologia in Italia. Nato a Palazzolo Vercellese nel 1926, Ferrarotti si laureò in Filosofia a Torino nel 1949. Nel 1951 fondò con Nicola Abbagnano la rivista “I quaderni di sociologia”, prima rivista italiana di sociologia. Per 12 anni fu collaboratorestretto di Adriano Olivetti, per il quale era il braccio (e la mente) negli Stati Uniti (Quotidiano Piemontese)

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ERA IL 1970 e questa semplice considerazione, che all’epoca non tutti capirono, attestava già le notevoli capacità di lettura dell’universo complesso della società italiana che avrebbero contraddistinto l’intero percorso di colui che non a caso è stato definito come «il padre della sociologia italiana», Franco Ferrarotti (il manifesto)

Leggi tutta la notizia La notizia della scomparsa è stata confermata... (Virgilio)

È morto a Roma a 98 anni il sociologo Franco Ferrarotti. È stato uno dei più importanti sociologi italiani. Nato il 7 aprile 1926 a Palazzolo Vercellese, ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo della disciplina sociologica nel Paese e ha svolto un ruolo fondamentale nella sua istituzionalizzazione come campo di studi accademico: nel 1960 è stato il primo professore di sociologia nell’Italia postbellica. (Lettera43)

Addio a Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana

È morto a Roma a 98 anni il sociologo Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana, professore di sociologia all'università La Sapienza di Roma fino al 2002, è stato anche deputato nel Parlamento per la terza legislatura, eletto per il Movimento di Comunità. (L'HuffPost)

Addio a Franco Ferrarotti. Il sociologo, considerato il padre della sociologia italiana e suo decano, è morto a Roma a 98 anni. Professore di sociologia all'università La Sapienza di Roma fino al 2002, è stato anche deputato nel Parlamento per la terza legislatura, eletto per il Movimento di Comunità. (Sky Tg24 )

La sua straordinaria energia, visione, capacità di leggere in modo penetrante la società sono state un riferimento nazionale e internazionale. “È stato un maestro per molti sociologi e sociologhe. (Il Fatto Quotidiano)