Artiste/e italiani (e non) per la Palestina

Si comincia a muovere, seppure in drammatico ritardo, il mondo della cultura che non accetta passivamente il genocidio dei palestinesi. Due appelli, in parte sovrapponibili, negli ultimi giorni. Uno sottoscritto da protagonisti e operatori culturali, e l’altro da attori e registi, polemico in particolare con la mostra del cinema di Venezia. Noi sottoscritti, artisti, registi e operatori culturali, rifiutiamo la complicità con il regime israeliano di apartheid e ci opponiamo all’artwashing del genocidio di Gaza contro i palestinesi all’81° Festival del cinema di Venezia. (Contropiano)

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“Noi sottoscritti, artisti, registi e operatori culturali, rifiutiamo la complicità con il regime israeliano di apartheid e ci opponiamo all’artwashing del genocidio di Gaza contro i palestinesi all’81° Festival del cinema di Venezia (Il Fatto Quotidiano)

La foto sul red carpet ha forse ottenuto lo scopo di far parlare di un film nostrano e di attori che magari sarebbero stati ignorati dai più, dato la presenza sul tappeto rosso di star internazionali. L’immagine della mostra del cinema di Venezia è girata per giorni e giorni, una maglietta e un ventaglietto tirati fuori dal cassetto che inneggiano alla Palestina libera e a fermare il presunto genocidio in atto. (Shalom.it)

Lo dimostra Anna Foglietta, che sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia incanta con la sua eleganza e lancia un importante messaggio politico, mostrando solidarietà alla Palestina. Venezia non è solo glamour e lustrini. (Liberoquotidiano.it)

Ma questo silenzio non deve meravigliare. Molti si stanno meravigliando per il silenzio delle star alla Mostra del Cinema di Venezia su quanto sta avvenendo a Gaza, con una sola eccezione, quella di Laura Morante. (Inside Over)

Durante l'81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, oltre 700 personaggi di spicco del mondo dello spettacolo hanno presentato un appello di solidarietà al popolo palestinese. (Movieplayer)