Wired Next Festival, l'intervento di Federico Faggin sul rapporto tra uomo e intelligenza artificiale: non siamo solo materia e numeri

Condividi questo articolo Pubblicità Questa mattina al Teatro Zandonai di Rovereto, dove si sta svolgendo il Wired Next Festival, è intervenuto anche Federico Faggin, “padre nobile del microchip” e autore del libro “Oltre l’Invisibile”. Faggin, che è fisico, inventore e imprenditore, ha ribadito la necessità di ritrovare il libero arbitrio, inteso come capacità di dare significato alla realtà, cooperando invece di competere, per dar vita a un nuovo Rinascimento (la VOCE del TRENTINO)

La notizia riportata su altri giornali

Un’edizione con oltre 100 appuntamenti e 180 ospiti a cui hanno partecipato tredicimila persone. Importante anche la partecipazione degli studenti, ai quali è stata dedicata la giornata di venerdì. (Brand News)

successo di pubblico per il Wired Next Fest a Rovereto, per una seconda edizione alle porte di Trento che certamente non ha tradito le attese. (Trentino TV)

Le fake news non hanno bisogno dei social per esistere, ma è innegabile che le piattaforme digitali abbiano moltiplicato in modo esponenziale la loro capacità di diffusione, grazie a meccanismi come la condivisione virale e la profilazione degli utenti. (WIRED Italia)

/// Elena Donini di FBK racconta al Wired Next Fest la ricerca in campo spaziale. Che si tratti di lanciare microsatelliti – cubesat o di costruire strumentazioni che saranno utilizzate in orbita, quello legato allo spazio è un settore sempre più importante della nostra economia. (agenzia giornalistica opinione)

Il grande afflusso di estimatori e appassionati, la qualità delle proposte e l’atmosfera vivace, conviviale e coinvolgente in una location all’aperto di grande fascino, hanno confermato il successo dell’iniziativa ormai storicizzata. (Corriere di Lamezia)

A differenza del corpo umano, che invece è composto dai 30 ai 50 trilioni di cellule, ciascuna delle quali contiene il tutto». Perciò l’intelligenza artificiale, fatta appunto di numeri, non potrà mai sostituire il pensiero umano». (Il T Quotidiano)