Il palmares del Torino Film Festival 2024
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News Cinema Tutti i vincitori della 42esima edizione del Torino Film Festival, a partire dal vincitore per il miglior film per il concorso lungometraggi Holy Rosita di Wannes Destoop. Ecco il palmares completo. La 42esima edizione del Torino Film Festival, la prima con la nuova direzione di Giulio Base, si è conclusa con il palmares completo, che trovate qui sotto. CONCORSO LUNGOMETRAGGI La giuria del Concorso Lungometraggi presieduta da Margaret Mazzantini (Italia) e composta da Milcho Manchevski (Macedonia), Anne Parillaud (Francia), Giovanni Spagnoletti (Italia) e Krzysztof Zanussi (Polonia), assegna i premi: Premio per il miglior film (20.000 euro) a: HOLY ROSITA di Wannes Destoop Premio speciale della Giuria IWONDERFULL (7.000 euro) a: VENA di Chiara Fleischhacker Premio per la miglior sceneggiatura a: L'AIGUILLE di Abdelhamid Bouchnack Premio per la migliore interpretazione 1: Flora Ofelia Hofmann Lindahl, Christine Albeck Børge, Karen-Lise Mynster in MADAME IDA Premio per la migliore interpretazione 2: River Gallo in PONYBOI Menzione a DISSIDENT di Stanislav Gurenko e Andrii Al’ferov CONCORSO DOCUMENTARI La giuria del Concorso Documentari presieduta da Roberta Torre (Italia) e composta da KD Davison(Stati Uniti) e Federico Gironi (Italia), assegna i premi: Premio per il miglior film (10.000 euro) a: LE RETOUR DU PROJECTIONNISTE di Orkhan Aghazadeh Premio speciale della Giuria ex aequo a: I’M NOT EVERYTHING I WANT TO BE di Klára Tasovská THE BRINK OF DREAMS di Ayman El Amir, Nada Riyadh Menzione a HIGHER THAN ACIDIC CLOUDS di Ali Asgari CONCORSO CORTOMETRAGGI La giuria del Concorso Cortometraggi presieduta da Michela Cescon (Italia) e composta da Darko Perić(Serbia) e Nicola Nocella (Italia), assegna i premi: Premio per il miglior film (3.000 euro) a: WALK IN di Haneol Park, per la capacità del racconto in una dimensione inaspettata con uno stile personale, impeccabile e con punte di pura poesia. (ComingSoon.it)
Su altre testate
L’opera di debutto della regista tedesca è un racconto sanguigno di dipendenza e di maternità, con un’ottima interprete. (My Red Carpet)
Il 42° Torino Film Festival ha premiato il regista belga Wannes Destoop con il Miglior Film per il suo lungometraggio Holy Rosita , un progetto che ha visto il suo sviluppo grazie alle competenze... (Virgilio)
Il premio speciale della Giuria e il premio Fipresci della critica internazionale sono invece meritatamente andati a Vena, pellicola della tedesca Chiara Fleischhackerche racconta la storia di un'altra maternità: quella di una ragazza tossicodipendente che, per amore della nascitura, ma soprattutto di sé stessa, riesce a disintossicarsi, a differenza del marito che rimane invischiato negli acidi. (ilmessaggero.it)
Un'edizione, la prima diretta da Giulio Base, che ha segnato un punto di rottura con la tradizione, puntando sull'arrivo di star internazionali, riducendo il numero dei film e dei cinema coinvolti. (Torino Cronaca)
Vena di Chiara Fleischhacker è stato presentato in concorso al Torino Film Festival, nella sezione Lungometraggi. Il tema della maternità emerge con forza, e s’impone tra le scene, tra le mille difficoltà affrontate dalla protagonista che, insieme al nuovo compagno Bolle, consuma abitualmente droga. (Taxidrivers.it)
Considerata la valanga di pellicole sul tema distribuite in ogni sezione del festival incluse «Fuori Concorso» e «Zibaldone», era difficile che la giuria presieduta da Margaret Mazzantini non premiasse un titolo centrato sulla maternità. (La Stampa)