Tenere Ruffini dentro o fuori il partito? Il dubbio amletico che attanaglia i Dem
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Da quando è in campo l’ipotesi che Ernesto Ruffini possa mettere in piedi un nuovo soggetto, erede della tradizione politica dei Popolari, tra i Dem si è intensificato il pressing nei confronti della segretaria Elly Schlein: “Ruffini è uno di noi, chiamalo. Vedetevi”, è il messaggio recapitato alla leader. Nel Pd c’è una certa apprension… (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri giornali
"Se chiediamo chi è il direttore dell’Agenzia delle entrate, nessuno risponde con un nome preciso - ha spiegato il sondaggista Antonio Noto in un'intervista rilasciata al Foglio -. (Liberoquotidiano.it)
Eccolo, l'obiettivo che si sono dati tra Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia per sostituire Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell'Agenzia delle Entrate che ha scelto di dimettersi in polemica con il governo, pur assicurando di non voler scendere in campo in prima persona (anche se da giorni si parla di un suo possibile impegno come "federatore" di un nuovo centro vicino al centrosinistra). (ilmessaggero.it)
L’opzione uno ha il nome di Vincenzo Carbone , attuale Vicedirettore Capo Divisione Contribuenti, nominato lo scorso febbraio proprio da Ruffini, forte di una carriera trentennale molto apprezzata nell’Agenzia, spesa sia in ambito regionale sia centrale. (Il Sole 24 ORE)
Ha parlato anche col viceministro Maurizio Leo e ricevuto molti attestati di stima e solidarietà, in particolare dal centrosinistra. Si sente sollevato, come chi da tempo voleva liberarsi di un peso perché, come ha detto nell’intervista al Corriere ,«il clima è cambiato» e si sente fuori posto se il Fisco è indicato dal governo come un nemico. (Corriere della Sera)
Nella terna dei papabili nella corsa a direttore dell'Agenzia per il dopo Ruffini c'è quindi anche Gabriella Alemanno, 69 anni, che ora è commissario alla Consob. I fratelli Alemanno hanno origini salentine (genitori di Gallipoli e Monteroni). (quotidianodipuglia.it)
ROMA. «Ruffini parla già da capo dell’opposizione». (La Stampa)