Manovra e sanità, «stipendi bassi e superlavoro, sciopero inevitabile se non si trovano nuovi fondi»

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Corriere della Sera SALUTE

Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Fnomceo, perché è solidale con i colleghi ospedalieri che hanno proclamato uno sciopero, fissato il 20 novembre, contro i provvedimenti della manovra?«Le rispondo con una storia. L’altro giorno la dottoressa di un ospedale campano, una oculista, mi ha chiesto un consiglio sulla decisione da prendere. Aveva ricevuto un’offerta per lavorare in Francia, a Marsiglia, con una remunerazione media di 1.300-1.800 euro al giorno». (Corriere della Sera)

Su altre testate

"Ci vorrebbe più di coraggio da parte del governo" per fermare la fuga dei medici dall'Italia. "Il problema non sono tanto le risorse quanto è dare una risposta ai problemi esistenti, primo su tutti la carenza del personale e con questa Manovra, al di là delle cifre, una risposta vera non c'è". (Tiscali Notizie)

I numeri sono come i bambini, gli si può mettere il vestito che si vuole. E così quelli che il Centrodestra presenta raccontando le scelte compiute sulla nostra sanità diventano un vestito di gala. Da indossare tuttavia a un funerale, quello del servizio sanitario nazionale. (Estense.com)

Si accendono gli animi in vista dello sciopero indetto per il 20 novembre: da una parte la Cisl, che vede di buon occhio la finanziaria varata dal governo Meloni e non aderirà allo sciopero e dall’altra Uil e Cgil, che invece incroceranno le braccia accanto a medici e infermieri si sentono presi in giro da aumenti di 17 euro al mese o dal mancato avvio del piano di assunzioni annunciato per risolvere i problemi nella sanità pubblica. (La Stampa)

Sono settimane di fermento politico e a tenere banco non può che essere la Legge di Bilancio redatta dal Ministero dell’Economia di Giorgetti per il prossimo anno. Provvedimenti già approvati in Consiglio dei Ministri e che in queste settimane passano alla discussione alle Camere. (Abruzzo Cityrumors)

La Manovra finanziaria approdata in Parlamento è diversa in molti aspetti dalla bozza che aveva approvato il Consiglio dei ministri a inizio ottobre. Un testo che muove 30 miliardi di euro nel bilancio dello Stato, ma che lascia senza modifiche alcuni ambiti che sembravano destinati a un considerevole stravolgimento. (QuiFinanza)

AGI – Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, “le risorse, destinate principalmente ai rinnovi contrattuali del personale non consentiranno di attuare il piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri fortemente voluti dal Ministro Schillaci, nè tantomeno di eliminare il tetto di spesa per il personale sanitario, contrariamente a quanto previsto dal Dl Liste di attesa. (altovicentinonline.it)