Verona, perché il poliziotto ha sparato con la pistola e non ha usato il taser

Mulinano, le domande sulla morte di Moussa Diarra. E aleggiano, di pari passo con le ipotesi. Ma ce n’è una che prevarica sulle altre. E che da domenica mattina sussurra come una nenia. «Perché per fermarlo non è stato usato il taser?» recita il refrain. Già, il taser. Quella «pistola elettrica» detta anche «storditore elettrico», che molti vedono come una panacea. Alternativa «non letale» alle armi da fuoco tradizionali. (Corriere della Sera)

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L’AUTOPSIA RIVELA CHE “IL COLPO CHE HA UCCISO MOUSSA DIARRA NON ERA RAVVICINATO”. APERTA RACCOLTA FONDI PER CHIEDERE VERITÀ E GIUSTIZIA (Radio Onda d'Urto)

Un documento è stato firmato da 36 gruppi veronesi di diverso orientamento. Costituisce una riflessione e un seguito rispetto alle polemiche suscitate dalla morte di Moussa Diarra, il ventiseienne del Mali ucciso da un poliziotto domenica 20 ottobre davanti alla stazione ferroviaria Porta Nuova di Verona, mentre, in stato alterato, cercava di avventarsi sugli agenti armato di un coltello. (Il Fatto Quotidiano)

(s.c.) l Continuano le iniziative politiche sul tragico incidente di domenica a Porta Nuova che ha portato alla morte del giovane malese Diarra Moussa: lunedì alle ore 10, davanti alla stazione di Porta Nuova, il sindacato di destra UGL, vicino alle posizioni di FDI, ha organizzato un flash mob che vuole essere il contraltare all’altro flash mob estemporaneo organizzato nei giorni scorsi dai collettivi di sinistra, i quali hanno pregato a lungo sostando davanti al punto in cui il giovane è caduto inerme, lanciando invettive contro le forze dell’ordine. (L'Adige di Verona)

A confermarlo l'autopsia effettuata oggi, giovedì 24 ottobre, nella sede di Medicina legale del Policlinico cittadino dalla professoressa Federica Bortolotti. Era presente anche la consulente di parte civile, Gabriella Trenchi e la Polizia scientifica, in particolare per l'esame sugli abiti del giovane. (ilgazzettino.it)

Si è trovato davanti un pazzo furioso che menava fendenti a destra e manca ma, prima di agire, interpretando la logica del magistrato che lo ha indagato, avrebbe dovuto almeno farsi dare una coltellata, possibilmente non in modo grave, per potere poi agire di conseguenza. (il Giornale)

A lui è intestato il conto corrente aperto mercoledì scorso insieme ad alcuni colleghi ristoratori veronesi per raccogliere fondi con cui contribuire alle spese legali del poliziotto – ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa – che ha sparato a Moussa Diarra, la notte tra sabato e domenica poco fuori dall'ingresso della stazione Porta Nuova, uccidendo il giovane originario del Mali che si era scagliato contro l'agente armato di coltello. (Corriere della Sera)