Climbing for Climate, dalla Marmolada un sos disperato: «Nel 2040 il ghiacciaio verrà dichiarato morto"

Dalla battaglia della Guerra tra Italia e Austria per conquistare la Marmolada, alla lotta senza frontiere per salvare il ghiacciaio. In poco più di un secolo lo scenario è profondamente mutato e la sfida al cambiamento climatico richiede un impegno e azioni condivise su scala globale. I partecipanti della sesta edizione di Climbing for Climate — iniziativa promossa dalla Rus (Rete delle università per lo sviluppo sostenibile) e dal Cai per sollecitare sull’importanza della lotta alla sostenibilità ambientale — hanno verificato lo stato del ghiacciaio della Marmolada. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Tra i 400 rifiuti ritrovati, alcuni sono comuni come latte e lattine, scatolette, fazzoletti, plastica e microplastiche, resti di piatti, posate di plastica e metallo, tappi di bottiglia, pezzi di vetro, sigarette, ed ancora frammenti e materiali tecnici, pezzi di ferro e calcinacci. (ilgazzettino.it)

La vita residua del ghiacciaio è stimata tra i 13 e i 22 anni. E a poco servono le coperture dei teli geotermici. (ilgazzettino.it)

La Carovana dei ghiacciai è arrivata sulla Marmolada, la regina delle Dolomiti. Sul sentiero che porta al ghiacciaio il team di Legambiente ha raccolto 400 rifiuti di ogni genere: mozziconi di sigaretta, vestiti, scarpe, bottiglie di plastica. (la Repubblica)

Rifiuti sulla Marmolada, recuperata la spazzatura delle postazioni militari della Grande guerra

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Malga Ciapela (Belluno) – Un gigante ancora maestoso, ma così gravemente ferito dall’uomo da apparire ormai agonizzante: il ghiacciaio della Marmolada, icona delle Dolomiti e tra i più studiati delle Alpi, è il grande protagonista di “Climbing for Climate”, la due giorni organizzata questo weekend dalle Università degli studi di Brescia e Padova insieme ad altri atenei veneti della Rus (Rete dell… (La Repubblica)

Trovati anche proiettili e pallettoni di piombo sparati dall’artiglieria della Guerra. Tra i rifiuti recuperati in vetta dagli spazzini volontari, anche i resti di un bivacco risalente addirittura alla Prima guerra mondiale. (il Resto del Carlino)