A Calenzano tanti allarmi inascoltati, la tragedia poteva essere evitata?

A Calenzano tanti allarmi inascoltati, la tragedia poteva essere evitata?
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Avvenire INTERNO

La colonna di fumo causata dall'esplosione avvenuta in un deposito di carburanti a Calenzano (Firenze) - ANSA Quando nella mattinata di ieri è scoppiato l’inferno, l’onda d’urto ha frantumato i vetri di decine di abitazioni, i dipendenti delle fabbriche vicine sono scappati di corsa dagli stabilimenti e dai capannoni. «C’è stato un boato terribile, abbiamo pensato a una bomba o a un forte terremoto, i controsoffitti degli uffici sono crollati, i miei dipendenti gridavano per il terrore» spiega Tommaso, che ha un’azienda vicinissima al luogo del disastro. (Avvenire)

La notizia riportata su altre testate

A Fanpage.it raccontano: "Vogliamo sapere se sono vivi, sapere se i vigili del fuoco stanno sentendo dei gemiti sotto alle macerie". (Fanpage.it)

«Bisogna interrogarci se questo impianto oggi sia compatibile con questo territorio. Già domattina (oggi per chi legge, ndr) avremo un incontro con la Prefettura per valutare tutte le ulteriori misure di sicurezza da assumere e fare il punto della situazione, inizieremo parlando di eventuali possibili inquinamenti che sembra siano scongiurati». (La Repubblica Firenze.it)

É di 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi il bilancio in aggiornamento dell'esplosione della raffineria Eni a Calenzano, in provincia di Firenze, mentre i vigili del fuoco hanno domato le fiamme e i tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpat) sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, corsi d'acqua inclusi. (Tiscali Notizie)

Il momento dell'esplosione nel deposito di Calenzano

Calenzano, a pochi chilometri da Firenze, l’inferno arriva in una grigia giornata di dicembre illuminata da una luce, quella delle fiamme, che nessuno avrebbe mai voluto osservare. Lascia molte domande senza risposta, due vittime accertate, tre dispersi e 27 feriti, alcuni con gravissime ustioni. (ilmessaggero.it)

Un altro residente in zona confessa: «Ho avuto tanta paura, credevo fosse un tuono. «Ho sentito un boato fortissimo, sono esplosi tutti i vetri e poi ho cominciato a perdere sangue» il drammatico racconto di un ragazzo testimone dell'esplosione nella raffinerie Eni di Calenzano, rimasto ferito da alcune schegge di vetro. (Corriere della Sera)

Ecco il momento dell’esplosione alle 10:20 ripreso da una delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento. La procura di Prato, diretta da Luca Tescaroli, sta in queste ore ricostruendo cosa è accaduto nel deposito di Calenzano attraverso le immagini e il racconto dei sopravvissuti. (La Repubblica Firenze.it)