Battilocchio (Comm. Periferie): "Non sottovalutare i fatti di Corvetto, segnali preoccupanti"

'I fatti di Corvetto non vanno assolutamente sottovalutati. Assistiamo a segnali molto preoccupanti che testimoniano un malessere diffuso e un meccanismo di integrazione oggettivamente non riuscito. Le scene delle violenze dopo la tragica morte di Ramy Elgaml ci portano alla (Adnkronos)

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Sono i pochi secondi di un video realizzato da un passante e diffuso sui social: un elemento che finirà agli atti dell'inchiesta sulla morte del giovane Ramy Elgaml, che era a bordo di quello scooter. Uno scooter che sfreccia ad altissima velocità inseguito da due gazzelle dei carabinieri. (La Repubblica)

Il passeggero dietro perde il casco. Questo video che sta circolando sui social potrebbe riprendere uno dei momenti dell'inseguimento di Ramy Elgaml e dell'amico, nella notte tra sabato e domenica. (TGR Lombardia)

Il dettaglio del casco I disordini a Corvetto (Virgilio Notizie)

Banlieu, tutto quello che Sala non dice sulla (in)sicurezza di Milano

Dopo la notte di guerriglia urbana e i disordini successivi al quartiere Corvetto di Milano seguiti alla morte del pregiudicato egiziano Ramy Elgaml con cassonetti bruciati, lancio di bottiglie e proteste contro le forze dell’ordine orchestrate tra anarchici e immigrati, il deputato di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato e (Secolo d'Italia)

La moto che sbanda tallonata dai carabinieri e Ramy che allunga una gamba per restare in equilibrio: alcuni frame del video circolato su TokTokMissing Credit Il filmato, che sta circolando su TikTok, mostra alcuni secondi della fuga di domenica notte dello scooter guidato dal ventiduenne tunisino Fares Bouzidi; in sella c'è anche il diciannovenne egiziano Ramy Elgaml, che in quel momento ha appena perso il casco a causa del sobbalzo provocato dal passaggio sul dosso di fianco al Palazzo di Giustizia. (IL GIORNO)

Quello che il sindaco Sala (comprensibilmente) non dice è che nessuno a Milano - prendendo in considerazione non solo il Comune ma tutte le «cabine di regia», istituzionali e non, di questa città tanto proiettata nel futuro e talvolta non troppo concentrata su un presente «antico» com’è quello delle periferie - è riuscito a cogliere davvero il malcontento e il forte desiderio di inclusione che trapela dai giovani nati a Milano da famiglie di immigrati di seconda e terza generazione. (il Giornale)