Migranti in Albania, cosa succede ora? Il ritorno in Italia, il ricorso del governo e la decisione della Corte Ue
Ieri è arrivato un nuovo stop dei giudici al trattenimento dei migranti nei centri voluti dal governo italiano in Albania. I sette egiziani e bengalesi richiedenti asilo che, sulla nave Libra, al suo secondo viaggio, sono attraccati venerdì scorso a Shengijn, non possono rimanere lì. Nella notte, a bordo della nave Visalli, sono arrivati al porto di Brindisi e sono stati accolti in una struttura per richiedenti asilo, dove ora potranno seguire l'iter ordinario di esame della domanda. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sia l’ufficio legislativo della presidenza del Consiglio sia i funzionari del ministero dell’Interno sono convinti che i magistrati siano nel torto: «E dunque andremo sino in fondo e abbiamo fiducia che di fronte alla Corte di giustizia europea saranno riconosciute le ragioni, e l’interpretazione, del governo italiano». (Corriere della Sera)
Vediamo cosa può succedere ora. Dal Tribunale di Roma è arrivato un nuovo stop al trattenimento dei 7 migranti trasferiti in Albania. (Fanpage.it)
La XVIII sezione civile del Tribunale di Roma sospende la convalida del trattenimento in Albania di sette migranti provenienti da Bangladesh ed Egitto (paesi considerati sicuri in base al nuovo Dl. 158/2024), sollevando rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia UE. (Altalex)
Immagine di repertorio (il Giornale)
Elon Musk interviene a gamba tesa sulla decisione della magistratura italiana sul piano di trasferimento di alcuni migranti nel centro allestito in Albania. “Questi giudici devono andarsene", è il suo commento al post dell'account di Mario Nawfal su X. (Italia Oggi)
A margine di un evento al Palazzo di Giustizia di Milano, il presidente del Senato Ignazio La Russa è tornato a parlare della questione relativa ai migranti rientrati dall'Albania: "La parola decisiva deve ancora arrivare - ha detto La Russa - c'è stato un ricorso alla Corte Europa, quella può essere la sede giusta per definire il problema, anche se secondo me era meglio se questo problema non fosse sorto". (la Repubblica)