Caso Sgarbi, chiuse le indagini. Cosa sappiamo del quadro trafugato al castello di Buriasco

25/10/2024 INTERNO

Chiuse le indagini nei confronti di Vittorio Sgarbi, indagato per riciclaggio di beni culturali, contraffazione di opere d'arte e autoriciclaggio di beni culturali. All’origine dell'inchiesta giudiziaria c’è un quadro trafugato dieci anni fa al castello di Buriasco, in provincia di Torino, che secondo la trasmissione televisiva Report sarebbe finito nelle mani dell’ex sottosegretario alla cultura. Si tratta del dipinto «La cattura di San Pietro» di Rutilio Manetti (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Reggio Emillia Una perizia svolta direttamente sull’opera e la testimonianza dell’artista di Montecchio (Reggio Emilia) Pasquale Frongia, il quale avrebbe raccontato ai carabinieri che Vittorio Sgarbi gli avrebbe commissionato un’operazione di “maquillage” sul dipinto. (Gazzetta di Reggio)

Di Manuele Bonaccorsi Riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d’arte. (Rai Storia)

E sempre la stessa tela, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è poi riapparsa nel 2021 a Lucca all'interno della mostra «I pittori della luce» curata dallo stesso Sgarbi. Vittorio Sgarbi rischia di rispondere di riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d'arte e di andare a processo: è quanto sarebbe emerso a chiusura dell'inchiesta, condotta dalla procura di Macerata, sulla vicenda di un quadro del Seicento senese di Rutilio Manetti intitolato La cattura di San Pietro (il Giornale)

Sgarbi, che rischia fino a 12 anni, respinge ogni accusa e parla di "contestazioni infondate. (il Resto del Carlino)

Un quadro che dal castello piemontese di Buriasco sparì nel 2013, per riapparire anni dopo, sorprendentemente, proprio in una mostra di Sgarbi a Lucca, in una versione “inedita”, con una torcia aggiunta nell’angolo in alto a sinistra. (LA NOTIZIA)

Il derby d'Italia è sempre un match piuttosto significativo e lo (Spazio Inter)