Femminicidio Samarate, Teresa uccisa con 15 coltellate
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Sono 15 le coltellate inferte da Vincenzo Gerardi, 57 anni, alla moglie Teresa Stabile, 55 anni, nella serata di mercoledì nel cortile condominiale del complesso residenziale dove entrambi vivevano a Samarate (Varese). Almeno uno dei fendenti ha raggiunto il cuore della vittima rivelandosi mortale. Sono i primi riscontri dell'autopsia effettuata venerdì sul corpo della donna che potrà ora essere dissequestrato e restituito ai familiari per le esequie. (RaiNews)
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Una cerimonia nel segno della riservatezza In accordo con la famiglia — e in particolare con i due figli, di 28 e 19 anni — la cerimonia funebre si svolgerà in forma privata. (VareseNews)
Interrogato ieri dal gip del Tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti, il reo confesso ha però negato sia la premeditazione dell’omicidio volontario di cui è accusato sia il reato di stalking, che gli è stato contestato perché da tempo Teresa diceva di temere che lui la uccidesse. (Il Giorno)
Teresa Stabile era originaria di Alcamo, in provincia di Trapani. Una donna di 55 anni, madre, figlia e sorella, ricordata da tutti come luminosa, mite, rispettosa. Aveva ricominciato a vivere dopo un matrimonio difficile, segnato da un rapporto sempre più tossico e oppressivo. (TP24.it)
Un lungo interrogatorio, a tratti drammatico, in cui Gerardi, 57 anni, incalzato dalle domande della giudice per le indagini preliminari Anna Giorgetti, e assistito dal suo avvocato, ha ripercorso step dopo step la “sentenza di morte” eseguita nei confronti della moglie di due anni più giovane dalla quale si stava separando. (Il Giorno)
Si è svolto questa mattina, sabato, l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Vincenzo Gerardi, il 57enne che mercoledì sera, a Samarate, ha ucciso la moglie Teresa Stabile nel cortile di casa con numerose coltellate. (VareseNews)
Nel lungo interrogatorio nel carcere di Busto Arsizio Vincenzo Gerardi ha ammesso di aver sferrato le coltellate mortali alla ex moglie, Teresa Stabile, negando però di aver premeditato l'agguato. "È stato un gesto d'impeto", la versione del 57enne, tecnico manutentore di piscine, padre dei due figli della coppia. (RaiNews)