BigTech e Donald Trump alleati nella partita per il potere
In questo momento si assiste a una saldatura tra il potere politico e quello tecno-finanziario. Nei prossimi mesi si comprenderà quale dei due aspetti del nuovo potere sia destinato a usare, o essere usato, dall’altro (Il Sole 24 Ore premium)
Ne parlano anche altri media
Re magi che portano doni per l’inaugurazione della presidenza Trump. Addirittura Mark Zuckerberg che abolisce il fact-checking nelle sue reti sociali: si uniforma esplicitamente alle regole della X dell’avversario Elon Musk. (Corriere della Sera)
Cos… È l'abbraccio definitivo alla retorica della libertà di espressione senza limiti portata avanti da Donald Trump e dal partito repubblicano, intesa anche come libertà di propalare senza ritegno bufale e fake news. (L'HuffPost)
Bezos è stato quello che lo ha capito per tempo proibendo ai redattori del Washington Post l’endorsement per Kamala Harris, adesso si stanno consegnando tutti i leader della Silicon Valley, uno ad uno, pagando l’obolo di un milione di euro a testa. (Orticalab)
E impone un esame non superficiale dei tratti generali assunti dal capitalismo contemporaneo. (il manifesto)
L’avvocato Agnelli diceva sempre che la Fiat era governativa per definizione. Non era pensabile che la più grande azienda italiana si mettesse di traverso e non avesse buoni rapporti con il Governo con cui doveva dialogare ogni giorno. (FIRSTonline)
Musk e Zuckerberg andrebbero nazionalizzati, come ha fatto la Cina con Jack Ma. Siccome sono tutti americani, non per cadere nei cliché, ma è vero che le democrazie europee stanno affrontando minacce mai viste prima proprio da quella parte dell’oceano. (Il Fatto Quotidiano)