28 dicembre: Iran, perché l'arresto di Sala; Scuola, pagelle ai presidi ; Gran Sasso, trovati i due alpinisti. Di Italo Carmignani
Oggi con il commento di @LorenzoVita parleremo di Iran e del suo isolamento rispetto allo scenario mediorientale ; quindi andremo a scuola con l’analisi di @LorenaLoiacono per parlare di pagelle ai docenti per avere i premi, dalla scuola alla cronaca con l’inviato @StefanoDascoli e il suo reportage sulla morte dei due alpinisti sul Gran Sasso, parla anche di felicità l’inserto gratuito Moltodonna oggi in edicola con il Messaggero, di cui @AlessandraCamilletti ci darà qualche anticipazione (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Dell'arresto in Iran della giornalista di Chora Media e del Foglio si è saputo solo oggi, quando ormai il riserbo non era più sostenibile, con familiari e colleghi sempre più in apprensione e il governo che, da Palazzo Chigi alla Farnesina, è «al lavoro per riportarla in Italia al più presto». (ilmessaggero.it)
Vediamo dove si trova e la sua storia. Cecilia Sala è stata arrestata a Teheran e si trova da una settimana in una cella di isolamento nella prigione di Evin. (ilgazzettino.it)
È la stessa prigione dove il regime iraniano tiene i dissidenti detenuti arrestati, e dove nell’autunno 2022 ha trascorso 45 giorni la “travel blogger” romana Alessia Piperno, prima di essere liberata e poter rientrare in Italia dopo una lunga trattativa che ha impegnato la diplomazia e i servizi segreti. (Corriere Roma)
Il carcere di Evin, situato a nord di Teheran, dove si trova in cella di isolamento la giornalista Cecilia Sala, è uno dei simboli più noti della repressione politica in Iran. Costruito nel 1972 durante il regime dello Shah Mohammad Reza Pahlavi, fu concepito inizialmente come struttura per la detenzione di prigionieri politici. (Avvenire)
La notizia non &egrav… E dalla Farnesina non filtra null'altro se non le dichiarazioni ufficiali sull'arresto di Cecilia Sala, la giornalista italiana, collaboratrice del Foglio e di Chora Media, arrestata il 19 dicembre - il giorno prima del ritorno programmato in Italia - e detenuta in isolamento nel carcere di Evin. (L'HuffPost)
Il penitenziario, che si estende su 43 ettari ai piedi delle montagne a nord di Teheran, è stato aperto nel 1972 e già da allora, quando era gestito dalla Savak, la polizia segreta che rispondeva al regime dell'ultimo Shah, Mohammad Reza Pahlavi, era il luogo dove venivano incarcerati oppositori e detenuti politici. (Adnkronos)