Gibellina Capitale dell’Arte 2026 si ribella al “cugino” fotovoltaico del Cretto di Burri
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È la nuova capitale italiana dell’arte 2026 ma rischia di essere “oscurata” da un parco fotovoltaico grande mezza città. È il paradosso di Gibellina, la città del Trapanese ricostruita dopo il terremoto del Belice del 1968, che ha appena ottenuto l’importante titolo, ma che lotta contro il progetto di un mega parco fotovoltaico di 48 … (Il Fatto Quotidiano)
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“Un atto di riconoscenza e di gratitudine verso tutti gli artisti che a Gibellina hanno vissuto e prodotto le loro opere. Ma è anche un’azione di consapevolezza civica che investe le nuove generazioni del territorio del Belíce”. (Tp24)
Nell’austero salone Spadolini del ministero della Cultura raramente si è vista una scena di entusiasmo come quella della mattina del 31 ottobre. Gibellina è stata proclamata prima Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026: tutto lo staff, con il sindaco Salvatore Sutera in testa, è saltato dalle sedie gridando, applaudendo, abbracciandosi. (Corriere della Sera)
Un progetto ambizioso che prende forma attraverso Gibellina, attraverso il progetto "Portami il futuro", sarà la nuova capitale italiana dell'arte contemporanea per l'anno 2026. (Secolo d'Italia)
Leggi tutta la notizia Si ferma sul traguardo il sogno di Todi, rimasta in gara fino all'ultimo per il titolo di Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea che è però andato, sul filo di lana, a Gibellina (Virgilio)
Tra il 1968 e il 2024 ci sono 56 anni. Un lasso di tempo come questo può essere molto lungo o molto breve, dipende dalla prospettiva dalla quale lo si guarda e dipende da cosa succede negli anni che ci stanno in mezzo. (MeridioNews - Edizione Sicilia)
Il ministero della Cultura ieri ha assegnato a Gibellina il riconoscimento a cui il capoluogo adriatico ambiva insieme alle altre finaliste, Carrara, Todi e Gallarate. Sfuma il sogno di Pescara di diventare la prima capitale dell’arte contemporanea d’Italia. (Il Centro)