Presentata l’edizione 2025 del calendario storico della guardia di Finanza
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Giovedì sera, presso l’Auditorium “della Conciliazione” a Roma, ha avuto luogo la presentazione del Calendario Storico della Guardia di Finanza per l’anno 2025, realizzato con la collaborazione del celebre fotogiornalista internazionale Massimo Sestini. Ha presenziato il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Maurizio Leo. La serata, condotta dalla giornalista Roberta Floris, volto noto del TG5, ha visto l’esibizione della Banda del Corpo e del quartetto d’archi “QART Music Events”. (varesenews.it)
La notizia riportata su altri giornali
Il fuoco incrociato tra i due vice presidenti esecutivi, Raffaele Fitto e Teresa Ribera, è cessato soltanto alle 23 di mercoledì sera, ma la maggioranza Ursula ne è uscita, oltre che rotta, senza un pezzo: quello dei Verdi, i quali hanno deciso di sfilarsi e non votare il pacchetto la prossima settimana. (Panorama)
La mobilitazione frutto di un’esasperazione ormai generalizzata e dovuta alla «cronica carenza di personale, a condizioni di lavoro insostenibili e all’assenza di un riconoscimento economico e professionale adeguato – spiega Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up -. (Corriere della Sera)
L’unica variazione vera è che è stata tolta qualche delega al commissario scelto da Viktor Orban (che si era mostrato inadatto in maniera imbarazzante ad occuparsi di alcuni temi che riguardano i diritti delle persone). (EuNews)
L’intero processo è … Per capire quanto modesto, e per farsi un’idea del futuro, non si può che partire dalle audizioni degli aspiranti commissari tenutesi nelle settimane scorse. (Il Fatto Quotidiano)
BRUXELLES. Per evitare che il settore dell’automotive resti impantanato in una crisi potenzialmente esplosiva, è necessaria maggiore flessibilità nell’applicazione delle norme e bisogna attivare la leva finanziaria, magari anche attraverso gli incentivi, ma a patto che si privilegi l’acquisto di mezzi “Made in EU”. (La Stampa)
Volendo si potrebbe disquisire sulla fondatezza o meno sulla base dei trattati della titolarità della distribuzione delle vicepresidenze e delle deleghe dei Commissari, se sia in capo alla presidente o se debba passare per la “fiducia” del corpo parlamentare, sulla cui capacità di rappresentare veramente il “demos” europeo è tuttora in corso una discussione infinita. (ilmessaggero.it)