Ucraina, Zelensky pubblica il video selfie dei soldati nordcoreani sul campo di battaglia
Ucraina, Zelensky pubblica il video selfie dei soldati nordcoreani sul campo di battaglia Il presidente ucraino Zelensky, sui suoi canali social, ha pubblicato le immagini di un video selfie girato dai soldati nordcoreani sul campo di battaglia ucraino. Il video poi mostra militari che si riparano dietro gli alberi, sostenendo che si tratta di truppe nordcoreane che avevano appena preso parte ad un assalto ad una posizione ucraina nella regione di Kursk (La Stampa)
Ne parlano anche altre testate
Dalla «nebbia della guerra» nelle pianure tra Ucraina e Russia emergono immagini e voci sulla sorte tragica di decine di soldati nordcoreani mandati al fronte da Kim Jong-un. Secondo la GUR, l’intelligence militare di Kiev, il contingente nordcoreano il 14 e 15 dicembre ha combattuto la prima battaglia e subito «perdite significative» nel Kursk (Corriere della Sera)
Due lingue diverse, due impostazioni diverse. E i soldati di Kim, mandati dalla Nordcorea in supporto alla Russia nel fronte ucraino, non riescono a interagire con le truppe di Putin. A A scriverne è l'intelligence britannica, nel rapporto divulgato su X dal ministero della Difesa di Londra. (Adnkronos)
Ma l’alleanza tra i due Paesi sembra scricchiolare. Alle truppe russe si sono aggiunte quelle nordcoreane, inviate da Kim Jong-un per sostenere l’offensiva di Putin. (Ultima Voce)
"Questa follia deve essere fermata – ha concluso Zelensky - fermata da una pace affidabile e duratura e dalla responsabilità della Russia per questa cinica guerra". La Russia "letteralmente brucia" i volti dei soldati della Corea del Nord impegnati sul fronte "per nascondere le perdite di queste persone". (Liberoquotidiano.it)
5 minuti Le unità speciali svizzere sono nate 50 anni fa. Tutto è iniziato con un comandante di polizia del Canton Argovia. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
Lo sostengono fonti di intelligence occidentale a “Repubblica", che aggiungono come “i militari di Pyongyang stiano pagando un prezzo molto alto in termini di perdite per vari motivi, non ultime le difficoltà linguistiche e il conseguente scarso coordinamento con i russi… (la Repubblica)