Cosa rischiano i carabinieri coinvolti nel caso di Ramy Elgaml dopo la pubblicazione del video dell'inseguimento
A Fanpage.it Valerio de Gioia, ovvero Consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma, ha spiegato cosa rischiano i carabinieri coinvolti nell'inseguimento in cui è morto il 19enne Ramy Elgaml. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri media
L'ex capo della polizia Franco Gabrielli, ora consulente alla Sicurezza del sindaco di Milano, ha parlato della morte di Ramy Elgaml, il 19enne che lo scorso novembre era a bordo di uno scooter guidato da un amico e inseguito dai carabinieri, spiegando che «è ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c'è pur sempre una targa, un veicolo». (L'Unione Sarda.it)
Le immagini diffuse da La7 e «Tg3» non chiariscono la dinamica della tragedia al Corvetto. (La Verità)
Si continua a indagare sulla morte del 19enne avvenuta a Milano lo scorso 24 novembre mentre il ragazzo si trovava a bordo di uno scooter, guidato da un amico, inseguito dai carabinieri. Dopo l'acquisizione dei video e di alcuni audio su quanto accaduto quella notte non viene escluso lo scenario di uno speronamento volontario. (Sky Tg24 )
Con una premessa: bisogna evitare collisioni con il veicolo inseguito e allo stesso tempo tra le macchine inseguitrici. Come farlo rientra nelle tecniche operative delle forze dell’ordine che ogni giorno pattugliano le strade. (IL GIORNO)
«Ci sono due ragazzi a terra, incoscienti, so' caduti...». Poi l'audio della telefonata, agli atti, è tagliato. I pm stanno valutando un inasprimento dell'accusa, da omicidio stradale, è il reato contestato al vicebrigadiere che guidava ma anche all'amico di Ramy, a omicidio volontario con dolo eventuale. (Corriere TV)
Pochi secondi dopo l’impatto mortale che ha ucciso Ramy El Gaml, uno dei carabinieri a bordo della gazzella all’inseguimento del T-Max chiama il 118 e richiede con insistenza un’ambulanza ai servizi d’urgenza del 118. (Il Giornale d'Italia)