All’Europarlamento prima maggioranza Ppe-ultradestra su una decisione legislativa
Bruxelles, 14 nov. – Il Parlamento europeo ha votato oggi, durante la sua “mini plenaria” di novembre a Bruxelles, otto emendamenti del Ppe alla proposta di rinvio di un anno dell’attuazione del regolamento Ue contro la deforestazione importata. Un regolamento che era già stato approvato definitivamente dal Consiglio Ue il 16 maggio 2023, ed è già entrato in vigore dal 29 giugno dello stesso anno.Gli emendamenti, approvati con una maggioranza in alcuni casi di soli tre voti, e sempre con il sostegno del Ppe, dei Conservatori dell’Ecr e dell’estrema destra, non si limitano alla questione del rinvio dell’attuazione (come prevede la proposta della Commissione), ma introducono una modifica sostanziale al regolamento già in vigore, definendo una nuova categoria di paesi “a rischio zero di deforestazione” che potrebbero esportare nell’Ue senza sottostare ai controlli che sono imposti per le importazioni dai paesi delle altre categorie già previste, a rischio “basso”, “standard” o “alto”. (Agenzia askanews)
Su altri giornali
– Il rinvio del regolamento sulla deforestazione, approvato oggi dal Parlamento Europeo, “rappresenta una grande vittoria per l’Italia che, insieme a molti altri Governi di matrice politica diversa, aveva proposto di rinviarne l’applicazione poiché avrebbe causato effetti devastanti sulla produzione e trasformazione agricola”. (Agenzia askanews)
Il rinvio della legge è passato con i sì di Ppe, Conservatori, Patrioti ed Europa delle Nazioni Sovrane (più un pezzo di Liberali, che si sono spaccati). Contrari Verdi, Sinistra e Socialisti che attaccano: «Delusi, passo indietro sugli impegni ambientali». (Lettera43)
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Giovedì 14 novembre 2024 (agenzia giornalistica opinione)
BRUXELLES – La maggioranza Ursula si spacca ancora una volta e il Ppe vota insieme ai partiti di destra, compreso il neonazista Afd. Una norma che riguarda prodotti come il cacao, il ca… (la Repubblica)
È inaccettabile che il prezzo di una immaginata deforestazione nel mondo metta in seria difficoltà determinate categorie di imprese, peraltro già vocate a investimenti importanti sulla sostenibilità ambientale, lavoratori e famiglie, in un quadro di contesto geopolitico già complesso per la nostra economia. (tviweb)
Roma, 14 nov. (Agenzia askanews)