Stellantis, crollo delle immatricolazioni a settembre (- 34%) e a Termoli raddoppia il periodo di cassa integrazione

Il gruppo Stellantis raddoppia le settimane di cassa integrazione per i 2mila lavoratori dello stabilimento di Termoli. Richiesta un’altra settimana dell’ammortizzatore sociale per un nuovo stop dell’attività nel periodo dal 14 al 27 ottobre. I sindacati parlano di “un momento delicato per lo stabilimento automobilistico di Termoli“. Il reparto cambi è stato chiuso in vista della realizzazione della gigafactory il cui progetto è attualmente bloccato e legato alla ricerca di nuove tipologie di batterie e con i fondi inizialmente assegnati, oggi destinati ad altro. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Fim-Fiom-Uilm da tempo chiedono un confronto con le Istituzioni, a partire da Palazzo Chigi, per affrontare una situazione che si fa sempre più drammatica visto che anche oggi è stata comunicata ancora cassa integrazione da parte di Stellantis (Fiom-Cgil)

La soluzione alla crisi Stellantis non passa per il Lazio. Ma il Lazio può costruire una serie di soluzioni con le quali salvare il suo polo dell’Automotive, nel quale c’è Stellantis. La riunione della Commissione Sviluppo tenuta oggi in Regione Lazio ha tracciato con chiarezza un solco. (AlessioPorcu.it)

E ovviamente su quello che sarà degli stabilimenti italiani. Tavares a rapporto in Parlamento. (Torino Cronaca)

Regione Lazio, l’intesa sul valzer di deleghe si allontana. Fi punta i piedi ma lavora al Collegato

Mesi di attesa, poi la svolta. L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, risponde alla richiesta del Parlamento – avanzata mesi fa – e l’11 ottobre si presenta in Commissione Attività Produttive per un’audizione sul momento drammatico che stanno vivendo gli stabilimenti italiani dell’ex Fiat. (Il Fatto Quotidiano)

Stellantis sui risultati del 2024, e dopo aver emesso un profit warning immediato è stato il crollo in Borsa. Il governo Meloni ha chiesto un incontro a Palazzo Chigi. (QuiFinanza)

Ecco perché non è ancora chiarita la situazione politica nella maggioranza regionale del presidente Francesco Rocca, nonostante l’ipotesi sul tavolo di passare a Forza Italia la delega all’Urbanistica della Lega, ristorando almeno parzialmente il Carroccio con la Protezione civile. (Frosinone News)