A vent'anni dallo tsunami di Sumatra, l'isola è più sicura?
L'area di Banda Aceh, la più colpita dal disastro, è diventata famosa in tutto il mondo anche per lo studio e la sperimentazione di strategie per la riduzione del rischio legato ai maremoti. Ma la tecnologia da sola non basta: occorrono un'attenta gestione ambientale e la preparazione delle comunità locali (Le Scienze)
Ne parlano anche altre fonti
La devastazione lasciata dallo tsunami a Banda Aceh, in Indonesia. Keystone/EPA/Ahmad Yusni 1 minuto (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
Il 26 dicembre del 2004 ha segnato anche un punto di svolta su questo aspetto dato che, secondo gli esperti, la mancanza, all'epoca, di un sistema di allerta adeguatamente coordinato, ha aggravato enormemente le conseguenze del disastro. (Corriere del Ticino)
Sono trascorsi 20 anni dal 26 dicembre 2004, quando nell’Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra, si verificò un violentissimo terremoto di magnitudo 9.1. Sono passati 20 anni da quando il 26 dicembre 2004 un terremoto di magnitudo 9.1 nell'Oceano Indiano innescò uno tsunami che devastò l'Indonesia e altri Paesi affacciati sull'Oceano Indiano. (Geopop)
(biografieonline.it) Lo tsunami che ha colpito l’Oceano Indiano è stata la catastrofe naturale più dirompente dell’ultimo secolo, causando la distruzione di case, città e la morte di 230 mila persone. Il maremoto, con magnitudo superiore a 9 della scala Richter, si è verificato il 26 dicembre 2004: l’epicentro è stato localizzato, in mezzo al mare, a pochi chilometri dall’isola di Sumatra (160 km a una profondità di 30 km). (Luino Notizie)
Può sembrare un’altezza ridicola, in realtà un muro d’acqua di quelle dimensioni che si abbatte a 30 chilometri orari su spiagge affollate sarebbe letale. Quando scriviamo tutti, intendiamo anche il Mediterraneo. (Corriere del Ticino)
Onde enormi si abbatterono sulle comunità costiere di molti Paesi nel sud-est asiatico, tra cui Indonesia, Sri Lanka, Thailandia, India e le Maldive. Cerimonie oggi in vari paesi dell'Asia per ricordare le vittime dello tsunami più devastante del XXI secolo. (Adnkronos)