Orban sfida la Corte dell’Aja sul mandato di arresto e invita Netanyahu in Ungheria. Salvini: «Da noi è il benvenuto»
Il leader della Lega fa eco a Orbán e attacca: «È una scelta politica». Il premier ungherese: «Per Netanyahu qui garantisco la sicurezza» I mandati di arresto al premier israeliano Benjamin Netanyahu e al suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant sono diventati, come era facilmente immaginabile, un caso politico internazionale. Al netto dei proclami di Washington – con Joe Biden che ha dichiarato «scandalosa» la decisione della Corte penale internazionale – il vero tema si pone per i 124 stati membri del tribunale dell’Aia, che avrebbero il dovere di eseguire la decisione della Corte. (Open)
Se ne è parlato anche su altre testate
Le decisioni della Corte penale internazionale riguardanti il mandato di arresto nei confronti di Netanyahu spaccano l’asse del governo. Posizioni differenti tra Salvini, Crosetto e Tajani. Servizio di Augusto Cantelmi Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Buona parte dei commenti all’ultima, inappropriata, dichiarazione di Salvini in merito alla condanna di Netanyahu per crimini contro l’umanità sottolinea proprio questi due principi: la necessità di parlare sempre (“Ma almeno stavolta non poteva chiudere quel forno?”, Giulia) e la difficoltà a pensare prima di farlo (“Grazie per farci sentire anche oggi più intelligenti”, Tommaso). (Il Fatto Quotidiano)
Torino, 22 nov. – “La linea è quella del presidente del Consiglio che io ho il dovere di attuare anche perché la condivido. (Agenzia askanews)
Israele aveva affermato di averlo ucciso in un attacco aereo, ma Hamas non ha mai riconosciuto formalmente la sua morte. La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso oggi mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant con l'accusa di crimini di guerra e contro l'umanità nell'ambito del conflitto a Gaza. (Corriere della Sera)
Prendiamoci del tempo per approfondire (post necessariamente non breve). Prima di condividere come la penso in merito alla decisione della Camera preliminare della Corte Penale Internazionale di confermare la richiesta di arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, mi pare utile ricordare alcuni elementi che nel dibattito, ormai un muro contro muro indegno della gravità dei fatti, vengono sistematicamente dimenticati, mischiati o mistificati. (L'HuffPost)