La festa del 25 aprile Le polemiche ingrossano il corteo "Basta ambiguità"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Di Franco Bertini Solo quando la tromba della Banda di Candelara ha intonato il silenzio fuori ordinanza davanti al Sacrario dei Caduti di piazzale Collenuccio e ognuno ha potuto identificarsi con quei volti sulla pietra pensando che sarebbe potuto capitare a ciascuno di noi, allora chi voleva ha compreso cosa significhino davvero liberazione e pace ritrovata. Con picchetto militare, bandiere e labari, le celebrazioni pesaresi del 25 Aprile non si sono discostate ieri dal loro normale svolgimento di sempre, salvo forse che per una sostanziosa maggiore presenza di cittadini, tanto che nel trasferimento verso il Monumento della Resistenza dove si è conclusa la cerimonia si è formato un vero e proprio corteo lungo quanto tutta via Branca. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenuto dall'arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria per la celebrazione del 25 aprile, 78esimo anniversario della Liberazione nazionale. Se ci diciamo italiani ci diciamo anche antifascisti, non possiamo dirci italiani se non siamo antifascisti ed è su questi valori che dobbiamo fondare una memoria comune». (Corriere Fiorentino)
Così il sindaco Matteo Ricci a conclusione delle cerimonie di celebrazione della Festa della Liberazione davanti al Monumento della Resistenza. – "Questo è il nostro giorno del ringraziamento per coloro che con sacrificio si sono schierati dalla parte giusta contro fascismo e nazismo, basta con le ambiguità sul 25 Aprile, la Resistenza non è divisiva”. (il Resto del Carlino)
Condividi (ValsusaOggi)
Donzelli (FdI): "Sto valutando come passerò il 25 aprile" 18 aprile 2023 (Il Sole 24 ORE)
Il 25 aprile deve essere la festa di tutti. Tutte le istituzioni devono impegnarsi senza ambiguità, senza alcun tipo di infingimento, affinché i valori della Liberazione, dell'Antifascismo e della Resistenza siano valori condivisi da tutto il popolo, perché un popolo senza memoria non è un popolo. (LA NAZIONE)
anche questo 25 aprile, siamo qui davanti al Monumento della Resistenza per commemorare il 78esimo Anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, per ricordare il sacrificio di molti e per guardare al futuro delle nuove generazioni con l’impegno di costruire per loro un mondo sempre migliore. (CittaDellaSpezia)