Lettera Usa alle aziende europee contro le politiche sulla diversita. Il governo francese: "Interferenza inaccettabile"
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Il documento chiede alle aziende di attestare di non attuare iniziative legate alla diversità, all’equità e all’inclusione. Il ministero del Commercio estero d'Oltralpe: "La Francia e l’Europa difenderanno le loro imprese e i loro consumatori, ma anche i loro valori" L’amministrazione Trump ha chiesto alle grandi aziende europee di conformarsi all’ordine esecutivo che vieta i programmi dedicati alla diversità, all’equità e all’inclusione. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Da qualche giorno le ambasciate Usa in Europa hanno cominciato a inviare lettere a società e studi legali che abitualmente partecipano ad appalti e bandi americani. Vietate anche equità e inclusione, pena la messa al bando delle imprese - qualunque sia la loro provenienza o area di lavoro - che intendono rispondere a bandi di gara americani. (ilmessaggero.it)
La crociata anti-diversità dell'amministrazione Trump varca l'Atlantico e irrompe direttamente nelle aziende italiane. (LaC news24)
PUBBLICITÀ L'Ue non ha preso una posizione ufficiale sulla mossa degli Usa, ma una portavoce ha sottolineato che l'antidiscriminazione e l'uguaglianza fanno parte dei valori fondamentali dell'Europa. Francia e Belgio si sono opposti alla richiesta degli Stati Uniti alle aziende europee di adeguarsi (Euronews)

L’amministrazione del Presidente USA avrebbe mandato anche ad alcune aziende partner italiane lettere di sollecito per adeguarsi all’ordine esecutivo americano da lui voluto, che vieta i programmi relativi alla diversità, all’equità e all’inclusione (Città di Torino)
Più in generale "la nostra Unione è ovviamente un'Unione di uguaglianza, abbiamo una legislazione sia a livello Ue che negli Stati membri che promuove diversità, uguaglianza e inclusione e sosteniamo le organizzazioni nel promuovere e sviluppare luoghi di lavoro più diversificati e inclusivi perché crediamo che ciò attragga talenti, migliori la creatività e l'innovazione". (Il Messaggero)
Ai fornitori italiani, come già avvenuto in Francia e Spagna, è stato comunicato di adeguarsi alle linee della nuova amministrazione Usa sulla gestione del personale. Stop quindi alle politiche Dei e Deia a tutela di disabili e categorie svantaggiate, considerate dal nuovo presidente americano «discriminazioni illegali» (Open)