Penguin è la prima casa editrice a proibire alle intelligenze artificiali di leggere i suoi libri
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Con una mossa che fa a suo modo storia per il mondo editoriale, Penguin Random House ha deciso di proibire l’utilizzo di tutti i suoi libri ai sistemi di training di intelligenze artificiali. Significa cambiare tutte le sue regole sul diritto d’autore, o meglio, aggiornarle, inserendo la dicitura: «No part of this book may be used or reproduced in any manner for the purpose of training artificial intelligence technologies or systems» (ovvero: Nessuna parte di questo libro può essere utilizzate o riprodotta in qualsiasi maniere con lo scopo di allenare sistemi o tecnologie di Intelligenza artificiale»). (Rivista Studio)
Su altre testate
Una lunghissima lista di nomi eccellenti del mondo del cinema, della musica, della letteratura, ha firmato una lettera in cui avvertono le società di intelligenza artificiale che l’uso senza licenza del loro lavoro è una “grave e ingiusta minaccia” per il sostentamento degli artisti. (la Repubblica)
Sono già 13mila e 500 i firmatari della «Dichiarazione sull'addestramento dell'AI», che considera violazione del copyright l'uso senza autorizzazione di testi, opere d'arte e musiche da parte di società come Open AI, Meta, Stability AI. (Corriere della Sera)
Da Matrix a Blade Runner, Intelligenza artificiale e cinema in 20 film Cinema (Sky Tg24 )
– Il meglio, o giù di lì, dell’intelligenza umana contro la potenza e la minacciosa crescita di quella artificiale. Si annuncia lo scontro degli scontri, perché la questione sollevata da 6.500 autori – fra loro due premi Oscar, un Nobel per la letteratura, musicisti famosi in tutto il mondo – riguarda il diritto d’autore, in tutti i suoi risvolti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se le Intelligenze artificiali (Ia) dovessero essere addestrate con la narrativa contemporanea l’Ia diventerebbe stupida. (MOW)
"L'uso non autorizzato di opere creative per la formazione dell'intelligenza artificiale generativa è una grande quanto ingiusta minaccia per i mezzi di sussistenza delle persone dietro quelle opere e non deve essere consentito”. (WIRED Italia)