M5S, al via raduno contro riarmo. Conte chiama in piazza il “popolo della pace”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Roma, 5 apr. – Bandiere del Movimento 5 stelle, bandiere della pace, qualche sparuta bandiera rossa, kefie palestinesi, ma anche cartelli e striscioni contro il riarmo, a difesa dell’Onu e per chiedere investimenti in istruzione e sanità: sono queste le presenze che iniziano a popolare piazza Vittorio Emanuele II a Roma. Da qui partirà a breve il corteo verso i Fori Imperiali contro le scelte della Commissione europea e del governo italiano in materia di politica internazionale e di investimenti per le spese militari. (Askanews)
Su altre testate
In un commento infuocato sul suo profilo X, Giuseppe Conte ha tuonato contro il riarmo dell’Europa e contro l’impiego politico dell’emergenza bellica. ha detto, e non senza buone ragioni, che il riarmo dell’Europa è sostanzialmente una follia e che la psicosi dell’emergenza viene impiegata ad arte per imporre misure a documento degli italiani. (Radio Radio)
Diversi esponenti e simpatizzanti sardi del Movimento 5 stelle sono partiti questa mattina dall’Isola insieme alla presidente della Regione, Alessandra Todde, per raggiungere il corteo nazionale del M5S contro il riarmo a Roma (Sardegna Live)
In particolare, l’idea del leader M5S Giuseppe Conte sarebbe quella di accendere i riflettori sulle conseguenze, a suo dire disastrose, che il piano europeo di riarmo avrebbe sui conti pubblici e quindi sulle famiglie e sulle imprese italiane. (Nicolaporro.it)
La doppia vita di Elly Schlein, il trionfo di uno, nessuno e centomila. Poco più di 48 ore dopo, oggi, lo stesso partito sfilerà ai Fori Imperiali al “Pride’ di Giuseppe Conte, contro l’Europa di Ursula von der Leyen. (Il Riformista)
"Alcune cose ci dividono dal M5S ma altre ci uniscono. Siamo d’accordo sulla critica alla corsa al riarmo dei 27 Stati e alle proposte della Commissione che puntano in questa direzione e d’accordo sulla prospettiva della difesa comune". (Civonline)
Né pacifista né di sinistra, alla larga dalla piazza di Travaglio e Orsini | Hanno tutti ragione (la Repubblica)