I conti bancari non si spiano a caso

Gentile Direttore Feltri, resta un enigma il motivo per il quale il bancario pugliese ha compiuto queste incursioni nei conti di migliaia e migliaia di persone, tra cui personaggi dello spettacolo e soprattutto politici. Quale può essere, a suo giudizio, la ragione di tale interessamento? Insomma, lei che idea si è fatto? Claudio Fabbri Caro Claudio, escluderei che il bancario pugliese di Intesa San Paolo abbia adottato tale condotta, che per di più lo esponeva al rischio di essere scoperto e licenziato, cosa che di fatto è accaduta, nonché di essere incriminato, per pura curiosità, ovvero per soddisfare il mero gusto di sapere come questi famosi gestivano i loro denari e di quanti quattrini disponessero. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il bancario era stato licenziato lo scorso agosto, quando la banca si sarebbe resa conto degli abusi. Vincenzo Coviello, 52 anni, ormai ex dipendente di Intesa Sanpaolo, avrebbe spiato per mesi i conti bancari della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della sorella Arianna, dell'ex compagno Andrea Giambruno ma anche di altri politici e vip. (Today.it)

Il reato: consultati “dati che nell’interesse de… (La Repubblica)

Da un lato le intrusioni nelle spese effettuate con le carte di credito, grazie alle quali è possibile sapere molto di più sulla vita degli «spiati» rispetto alle semplici movimentazioni bancarie; dall’altro la ricerca di informazioni su personaggi che hanno il conto presso altri istituti di credito, come risulta dalla lista dei nomi sui cui Vincenzo Coviello avrebbe svolto accertamenti attraverso i suoi computer. (Corriere Roma)

“Sono malato, non licenziatemi”: la difesa di Vincenzo Coviello, il bancario spione di Intesa che controllava anche sua moglie e la cognata

Eppure si parla di una vicenda è potenzialmente una nuova puntata di un caso aperto dagli accessi abusivi dell’ex finanziere Pasquale Striano alle banche dati con le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette (Sos). (ilmessaggero.it)

Com’è stato possibile che un semplice bancario di una piccola filiale pugliese di Intesa Sanpaolo, per due anni, abbia potuto spiare i conti correnti di politici, magistrati, forze dell’ordine, sportivi e vip? Ha agito indisturbato per poco meno di ventiquattro mesi. (La Stampa)

Bitonto — Il primo accesso abusivo a una carta di credito è stato effettuato da Vincenzo Coviello il 12 ottobre 2023. (La Repubblica)