Manovra 2025, legge di bilancio a un passo dal traguardo: entro sabato il via definitivo

Dopo la breve pausa natalizia il testo approda oggi in Senato Bersagliata dagli attacchi delle opposizioni e dalle critiche di parte dei sindacati la Manovra per il 2025 è a un passo dal traguardo. Dopo la breve pausa natalizia il testo approda oggi in Senato (in mattinata in commissione e dalle 14 in Aula) dove si avvia verso un nuovo voto di fiducia. Mossa che consentirà al governo di chiudere la pratica entro sabato, in tempo per evitare il cosiddetto esercizio provvisorio che scatterebbe in caso di mancata approvazione entro fine anno. (LAPRESSE)

Su altri giornali

Una manovra che guarda alla crescita, tenendo fermi i due capisaldi di metodo e di merito: serietà e riduzione della tasse. (Secolo d'Italia)

È finalmente stata approvata la Legge di Bilancio del 2025, una manovra che cuba 30 miliardi. La montagna ha partorito un topolino che si chiama Mario Draghi. Infatti, più del 40% dei fondi della manovra (13 miliardi) sono utilizzati per confermare il taglio al cuneo fiscale e sostenere così le retribuzioni dei lavoratori. (il manifesto)

La legge di bilancio arriva in Aula al Senato senza il mandato al relatore, dopo una breve seduta della commissione Bilancio di Palazzo Madama. Il senatore Guido Liris, capogruppo di FdI, si è dimesso da relatore per protestare contro la decisione della maggioranza, chiedendo il ritorno alla doppia lettura dopo il 2018. (la Repubblica)

Manovra, l'impatto su Pil e tasse. Freni (Lega) smonta le fake della sinistra: "Hanno perso il senso della realtà"

Ma come ogni anno, a rallentare i lavori non sono le grandi cifre. Si vorrebbe fare prima. (Corriere TV)

L’ultimo atto in Senato va in scena tra le polemiche e i malumori, anche nella stessa maggioranza. Ma le tensioni si registrano non tanto sui contenuti quanto sull'impossibilità di toccare il provvedimento, arrivato blindato a Palazzo Madama a una settimana dall’esercizio provvisorio. (Gazzetta del Sud)

La Commissione, secondo fonti parlamentari, potrebbe anche chiudere i lavori direttamente venerdì 27, in mattinata, poche ore prima della presentazione in Aula del provvedimento, senza affidare il mandato al relatore e lasciando direttamente alla maggioranza in Aula la possibilità di porre la questione di fiducia. (MySolution)