Trump trionfa nel voto popolare: 5 milioni di elettori in più di Harris. L’ultima volta dei repubblicani era stata 20 anni fa con Bush
I sondaggi suggerivano un testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris. Secondo le tre principali agenzie di sondaggi – Nate Silver, FiveThirtyEight e Allan Lichtman – la vicepresidente godeva perfino di un leggero vantaggio nel voto popolare, anche se per arrivare alla Casa Bianca non serve neppure la maggioranza assoluta degli elettori, perché contano i grandi elettori dei singoli Stati. Invece l’ex presidente sorprende ancora incassando (con lo spoglio verso la conclusione) quasi 68 milioni di voti. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
Dalla premier italiana a quello ungherese, fioccano le congratulazioni al tycoon per la vittoria alle elezioni Usa. Per il leader della Lega «una giornata storica» (Open)
Dopo la Georgia anche il North Carolina, altro stato «in bilico», è a un passo dal superare il numero di votanti del 2020. In alcune contee, benché colpite dall'uragano Helene, l'affluenza è in crescita di 2 punti percentuali. (Corriere della Sera)
WASHINGTON — Nella notte elettorale che sembra essere infinita, la frase «too close to call», troppo vicino per essere assegnato, ripetuta dai conduttori sugli stati considerati più incerti, si fa tormento e delizia di quegli elettori che sperano sia il loro candidato il nuovo presidente. (la Repubblica)
Nonostante la vittoria elettorale delle presidenziali 2024 sia ormai chiara, benché siano in fase di conclusione i conteggi, il sistema costituzionale americano prevede una serie di passaggi formali che si concluderanno solo con il giuramento del 20 gennaio 2025. (WIRED Italia)
Arrivano le prime reazioni alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane 2024. Il primo leader a congratularsi con il 47mo presidente degli Stati Uniti è stato Viktor Orban, primo ministro dell'Ungheria, Paese che ha la presidenza di turno del Consiglio Ue. (Adnkronos)
NEW YORK – Donald Trump torna alla Casa Bianca e mette le mani sul Congresso sull’onda di un’affermazione massiccia e sorprendente che cambia il volto dell’America infliggendo una cocente sconfitta ai democratici di Kamala Harris (la Repubblica)