Quota 100mila dollari. Cosa c'è dietro il balzo spaziale di bitcoin (non solo Trump)
Il Bitcoin ha sfiorato la soglia dei 100 mila dollari, raggiungendo il suo valore massimo da quando nel 2008 fu creato dal tuttora misterioso Satoshi Nakamoto. A favorire l’ascesa della criptovaluta è stata indubbiamente l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti: dal 5 novembre il prezzo del Bitcoin è salito del 45 per cento, mentre da inizio anno la perf… (L'HuffPost)
Su altre fonti
Il comitato di investimento di Intelligent Alpha è composto da tre IA e il CEO del fondo cerca di non intralciarli. Copertura delle elezioni 2024 presentata da Stand with crypto (CoinDesk)
In serata poi ha segnato una nuova fiammata che l’ha portato per la prima volta a quota 98.500 dollari, dopo l’annuncio delle dimissioni dal 20 gennaio, giorno del reinsediamento di The Donald alla Casa Bianca del presidente della Sec, l’organo di vigilanza dei mercati Usa, Gary Gensler che negli ultimi anni ha sempre insistito sulla necessità di maggiori regole per le criprovalute. (Corriere della Sera)
Come scrive il «Financial Times» (FT), le piattaforme di trading di criptovalute si stanno espandendo rapidamente nel settore dei derivati, forte delle regolamentazioni più severe e la promessa di rendimenti alti che possano attirare nel mercato gli investitori, anche quelli più prudenti, come gli istituzionali. (Corriere del Ticino)
Bitcoin raggiunge un nuovo record storico oltre i 99.000 dollari, trainato dall'elezione di Trump e dalle sue promesse di politiche favorevoli alle criptovalute. La valuta digitale ha guadagnato il 130% nel 2024 e punta a quota 100.000 dollari. (HWfiles)
Il tycoon ha infatti promesso un cambio di rotta nella gestione delle politiche sulle valute digitali negli Stati Uniti. Come ricorda l’agenzia Reuters, il recente rally è stato innescato in particolare dalle aspettative di un ambiente normativo più favorevole legato alla vittoria elettorale di Donald Trump (WIRED Italia)
P. Morgan, uno dei più famosi banchieri della storia americana, fondatore della omonima banca d'affari, aveva una abitudine quotidiana prima di entrare a Wall Street: farsi lustrare le scarpe. (L'HuffPost)