Sudan. 2 fazioni in guerra totale: e gli sfollati sono già otto milioni

Riprendono i negoziati per una tregua in Sudan ma sul Paese incombe lo “scenario libico”. I colloqui sponsorizzati dall’Arabia Saudita e dagli Stati Uniti si erano interrotti a luglio, ma sia l’esercito sudanese sia il suo alleato diventato nemico, l’organizzazione paramilitare Rapid Support Forces (Rsf), hanno inviato delegazioni a Jedda per discutere la possibilità di … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Lo ha denunciato il segretario generale Onu Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza. Il popolo sudanese soffre ogni giorno di più, vivendo un "incubo" di fame, malattie e "massiccia violenza etnica", soprattutto in Darfur. (Espansione TV)

Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, durante il suo intervento al Consiglio di sicurezza di lunedì scorso, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione catastrofica in Sudan: “La popolazione sta vivendo un incubo. (Africa Express)

L'accesso ai servizi di base, come acqua sicura, assistenza sanitaria e alloggi, è gravemente limitato. Il conflitto ha fatto sfollare oltre 11 milioni di persone, sia all'interno del Paese che oltre confine, spingendo altri milioni di persone in condizioni di estrema vulnerabilità, in particolare i bambini. (UNICEF Italia)

Escalation di sangue in Sudan, almeno 200 vittime causate dalle Rsf in due giorni

Negli ultimi giorni sono oltre 120 i civili uccisi in Sudan dal gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF). (Ultima Voce)

I morti sono centinaia di migliaia, 11 milioni gli sfollati. In Sudan, continua da un anno e mezzo il sanguinoso conflitto tra l’esercito governativo e le truppe ribelli delle Forze di supporto rapido, che terrorizza la popolazione. (RaiNews)

È stata una delle settimane più sanguinose in Sudan, che da circa un mese ha visto una cruenta ripresa dei combattimenti in tutto il paese tre le Forze Armate sudanesi (Fas), guidate dal generale Al-Burhan, e i paramilitari delle Forze di Supporto Rapido (Rsf) del generale Mohammed Hamdan Dagalo. (il manifesto)