Ue, 'attacchi e violenze riducono spazio civico in Italia'
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"Rimangono sfide per quanto riguarda lo spazio civico, anche alla luce degli attacchi verbali segnalati contro le organizzazioni impegnate in attività umanitarie e delle violenze segnalate contro i manifestanti. Lo spazio civico continua a essere valutato come 'ristretto'. Gli stakeholder hanno riferito di attacchi verbali da parte di alcuni media e politici contro le organizzazioni, soprattutto quelle che svolgono attività umanitarie, e di episodi di violenza contro i manifestanti da parte della polizia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
Come previsto dalle anticipazioni delle scorse settimane, nel ‘Country Repor’, la relazione sullo stato di diritto della Commissione Ue sono arrivate diverse raccomandazioni all’Italia, con una particolare attenzione sulla tutela per l’indipendenza dei media, considerata sempre più a richio. (Primaonline)
Il rapporto annuale della Commissione Europea sullo Stato di diritto è molto critico con l’Italia. Secondo molti, a causa del tentativo da parte di Ursula von der Leyen di avvicinare i voti dei parlamentari europei di Giorgia Meloni. (Open)
In quel testo, si sussurra, vi sarebbero giudizi non commendevoli sullo stato dell’universo mediatico nell’età della destra al governo. Del resto, basti vivere in questo mondo per accorgersi di una vera e propria invasione del nostro immaginario. (il manifesto)
Il rapporto annuale della Commissione Europea sullo Stato di diritto è impietoso nei confronti dell’Italia. (QuiFinanza)
Sorpresa, l'Italia non è stata affatto "bocciata" dall'Ue per la libertà di stampa, né dalle parti della Commissione sono arrivati "allarmi" per la "Rai occupata da FdI", per i "bavagli", per il rischio pluralismo: il report che nei giorni scorsi ha fornito lo spunto a testate come il Fatto (Secolo d'Italia)
L'Italia nel complesso ha ricevuto 6 raccomandazioni dalla Commissione europea sul rispetto dello stato di diritto e la libertà di stampa. Nel report presentato oggi, Bruxelles raccomanda a Roma di impegnarsi nella digitalizzazione per tribunali penali e procure; adottare la proposta legislativa in sospeso sui conflitti di interessi e istituire un registro operativo per le lobby; regolamentare le informazioni sui finanziamenti a partiti e campagne elettorali; tutelare i giornalisti e garantire l'indipedenza dei media; creare un'istituzione nazionale per i diritti umani in linea con i principi Onu. (Trentino)